“Sono particolarmente lieto di annunciare l’ingresso nella lista di “Viva Ravenna” , col ruolo di Capolista, di Nicola Grandi, persona di grande competenza e passione, a cui mi legano amicizia, stima ed esperienze comuni a tema sociale. Il suo contributo sarà prezioso oltre che per le qualità personali, per la sua già lunga esperienza politica” afferma il candidato sindaco Filippo Donati alla conferenza stampa organizzata questa mattina per presentare Grandi.

Nato a Ferrara il 27.11.69, Nicola Grandi è Agente di assicurazioni da oltre 30 anni e promotore finanziario, oltre che titolare di una ditta di assicurazioni e di una società di servizi. Sportivo, è stato arbitro di pallavolo a livello regionale; è appassionato di bicicletta. E’ impegnato in ambito politico locale, sempre in ambito civico da oltre 20 anni, prima come consigliere territoriale, poi come consigliere comunale e membro della commissione elettorale ,e infine come presidente (tuttora in carica) del consiglio territoriale dell’area 3 Darsena. Grandi si dichiara grande amante della sua città, alla quale dedica energia ed impegno; è attivo nel mondo del volontariato dapprima come Presidente e attualmente in qualità di Vicepresidente dell’associazione culturale Ravenna Centro Storico, della quale è cofondatore e militante della prima ora. Mette a disposizione della lista “Viva Ravenna” l’esperienza maturata in ambito politico ed amministrativo: ricoprirà il ruolo di responsabile della campagna elettorale, e di coordinatore organizzativo dei candidati, della lista nata a sostegno del candidato sindaco Filippo Donati. “Una alternativa al governo della città è un’ evoluzione neceessaria- dice- non per sovvertire quanto è stato fatto ma perchè dopo troppi decenni è inevitabile che si sia cronicizzato un sistema, ed è ora di mettere in campo anche qualcosa di diverso. E’ ora che il cittadino e di Ravenna trasferisca in politica la sua visione della città, e si faccia interprete delle sue esigenze. Da consigliere territoriale, metto in primo piano il valore della partecipazione alle scelte, alla cura e con la passione per la città. Occorre il coraggio di indicare e cambiare quello che non va bene; lo sviluppo deve partire dai criteri di partecipazione e innovazione. Un esempio, il quartiere Darsena: è il punto di maggior sviluppo potenziale cittadino, eppure gli interventi sono estemporanei e slegati tra di loro: non c’è una visione, non c’è un coraggio, una progettualità coerente, un visione da trasmettere nel futuro “.