Meno di 20 edifici scolastici danneggiati su circa 100 monitorati, poche decine gli studenti delle superiori ancora impossibilitati a raggiungere le sedi scolastiche, un fondo da 20 milioni di euro istituito dal governo con il decreto Emilia-Romagna per risolvere le criticità strutturali. Verrà inoltre riattivato lo strumento “Adotta una scuola”, come accaduto con il terremoto in Emilia, per far sì che le donazioni alle scuole vengano destinate a progetti specifici. Resta inoltre da risolvere il tema delle tasse universitarie. È emerso l’auspicio che l’esenzione valga anche per quegli studenti delle zone alluvionate che hanno già pagato e non solo per coloro che devono ancora versarle.

È quanto emerso, nell’ambito scolastico, in seguito all’alluvione in Romagna. La situazione è stata illustrata dall’assessora a Scuola e università Paola Salomoni in commissione Cultura e scuola presieduta da Francesca Marchetti.

“Da subito -ha spiegato l’assessora- abbiamo cercato di dare massima continuità alle attività scolastiche grazie a un monitoraggio costante con l’Ufficio scolastico regionale e i dirigenti scolastici. Le scuole danneggiate sono meno di una ventina e gli studenti che ancora non riescono a raggiungere le sedi sono qualche decina, soprattutto residenti nelle aree dell’entroterra, e per loro sono stati avviati percorsi personalizzati. Gli edifici che presentano maggiori criticità si trovano nel ravennate: Brisighella, Casola Valsenio, Sant’Agata sul Santerno, Solarolo e Conselice. Per tutti resta naturalmente valido l’anno scolastico, tema ulteriormente sottolineato nel decreto, e verranno trovate soluzioni specifiche per lo svolgimento degli esami di terza media e di maturità laddove insistano criticità. Sarà importante fare verifiche sui centri estivi perché ci sia un’accoglienza che tenga conto di ciò che i ragazzi hanno vissuto in questo mese”.

Rispetto alla dotazione di 20 milioni nell’apposito fondo, l’assessora Salomoni ha precisato che “mancano ancora le modalità di intervento” mentre “sono stati già raccolti e donati kit scolastici e libri usati per andare incontro alle situazioni più critiche”.

Per quanto riguarda l’università, l’assessora ha sottolineato che “non ci sono stati danni significativi: solo qualche scantinato allagato e le lezioni sono riprese regolarmente. Resta da chiarire, visto che il decreto è ancora in fase di definizione su questo punto, come verrà gestita la sospensione delle tasse universitarie per gli studenti provenienti dalle aree alluvionate”.

Salomoni ha infine evidenziato “il ruolo degli studenti che si sono prestati nel dare supporto alla popolazione dimostrando che sono una componente della società molto rilevante”.

Francesca Maletti (Partito democratico) ha commentato: “Abbiamo un bilancio positivo rispetto a ciò che si era prospettato. Resta da chiarire la questione degli esoneri dal pagamento delle tasse universitarie: devono essere previste forme di esenzione anche per chi ha già pagato”.

Valentina Castaldini (Forza Italia) ha aggiunto: “Sulla questione degli esoneri vorrei provare a sollecitare il governo. Di fronte all’emergenza molti ragazzi hanno risposto: può diventare uno spunto per raccontare la bellezza del nostro volontariato e renderlo strutturale”.

Per Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini): “Le conseguenze urgenti dell’alluvione sono tante e fra queste c’era quella di assicurare a tutti la possibilità di tornare a scuola. Ora è importante continuare a lavorare affinché il prossimo anno scolastico possa ripartire risolvendo tutte le problematiche”.

Andrea Liverani (Lega) ha sottolineato: “Le scuole sono aperte anche grazie al lavoro dei volontari, fra i quali tanti ragazzi e ragazze”.

La presidente Francesca Marchetti ha sollecitato “aggiornamenti costanti rispetto al decreto e alla distribuzione delle risorse in maniera specifica”.