“A seguito della drammatica alluvione del maggio scorso e in attesa della predisposizione del Piano Territoriale Regionale, con un’interrogazione urgente a risposta immediata in Aula oggi il Gruppo Europa Verde ha sollecitato la Giunta a introdurre una moratoria delle autorizzazioni a edificare nelle aree alluvionate ed esondabili, seguendo l’esempio di quanto fatto dalla Regione Liguria nel 2015.

Nel testo dell’interrogazione di Europa Verde viene ricordato il rapporto presentato nel dicembre scorso dalla Commissione tecnico-scientifica incaricata dalla Regione Emilia-Romagna di indagare sugli eventi meteorologici estremi del maggio 2023. Il rapporto contiene i dati relativi a quanto accaduto, l’analisi degli scenari di probabilità di accadimento di eventi simili e le prime indicazioni rispetto ad azioni di adattamento del territorio e miglioramento delle infrastrutture. In particolare, il Rapporto sottolinea l’importanza di aggiornare la pianificazione territoriale e di non ricostruire e tornare a costruire come si faceva prima.

Dal rapporto della Commissione tecnico-scientifica prende spunto un documento presentato da Legambiente il 12 febbraio scorso dal titolo “Ricostruire meglio – Adattamento, sicurezza, innovazione, partecipazione” in cui si sottolinea l’importanza di “costruire meglio e nei luoghi opportuni”. Legambiente ricorda che, per effetto del Decreto Alluvioni (D.L. 61/2023), nei comuni alluvionati il periodo transitorio della Legge regionale urbanistica, che doveva limitare il consumo di suolo, è stato prorogato sino al 3 maggio 2024, per cui in alcuni territori si continua esattamente come prima ad autorizzare nuove costruzioni ed urbanizzazioni anche in zone alluvionate, come sta accadendo, a Faenza e a Castel Bolognese. Per evitare che si costruisca in zone a rischio, Legambiente rilancia la richiesta, già avanzata all’indomani dell’alluvione da un gruppo di urbanisti, di bloccare l’autorizzazione di nuove urbanizzazioni nelle zone alluvionate in attesa dell’approvazione di nuovi strumenti di pianificazione territoriale che aggiornino le mappe del rischio idraulico. Una richiesta analoga era contenuta in una mozione approvata all’unanimità nel 2023 dal Consiglio Federale nazionale di Europa Verde, ricordando la moratoria introdotta dalla Regione Liguria nel gennaio 2015, in conseguenza delle alluvioni dell’ottobre precedente che avevano coinvolto gran parte del territorio regionale. Più in dettaglio, la Liguria varò una normativa di salvaguardia e una moratoria che prevedeva la non edificabilità nelle aree inondate per un periodo di dodici mesi. Solo “dopo una rivalutazione del rischio idraulico e degli elementi di garanzia che verranno adottati”, si sarebbero potuti riconsiderare progetti nuovi o in corso. Un analogo provvedimento era già stato adottato nel 2011, sempre dalla Regione Liguria, dopo le alluvioni a Genova e nelle Cinque Terre.

“L’interrogazione che ho presentato oggi in Aula nasce dall’urgenza di rivedere e aggiornare la pianificazione e programmazione territoriale regionale, in particolare con riferimento alla redazione del nuovo Piano Territoriale regionale (previsto dalla Legge 24 del 2017) e dell’aggiornamento delle mappe del rischio idrogeologico e dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI)” – afferma Silvia Zamboni, vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e Capogruppo di Europa Verde.

“Ho preso atto della risposta interlocutoria dell’assessora Lori. Al momento, quindi, non è stata accolta la richiesta di moratoria di nuove urbanizzazioni nelle aree alluvionate ed esondabili, come fece invece la Regione Liguria nel 2015 in analogo scenario. Auspico che i futuri passi annunciati stamattina in Aula portino in breve tempo a soddisfare la richiesta di Europa Verde, al fine di associare il contrasto al consumo di suolo alla sicurezza idraulica e idrogeologica nell’interesse della tutela delle popolazioni residenti e delle attività economiche. L’esperienza dell’alluvione deve segnare una svolta nelle politiche urbanistiche, scongiurando di ripetere errori del passato”.”