Novavax, si parte. In Emilia-Romagna cominceranno lunedì prossimo, 28 febbraio, le somministrazioni della prima dose del nuovo vaccino di Novavax – Nuvaxovid il nome commerciale – che, secondo le indicazioni del ministero della Salute, dovrà essere utilizzato esclusivamente per la vaccinazione a ciclo primario delle persone dai 18 in su che non hanno ancora scelto di ricevere alcuna somministrazione.

Il via libera è arrivato oggi con una circolare inviata dalla direzione generale dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute alle Aziende sanitarie locali, con le indicazioni operative su come procedere per l’avvio della nuova, ulteriore fase della campagna vaccinale.

La nota precisa che in considerazione del quantitativo di dosi assegnato all’Emilia-Romagna – 74.500 quelle in arrivo domenica 27 febbraio, per le quali è già stata definita la ripartizione per territorio – la somministrazione del nuovo vaccino ai soggetti interessati potrà avvenire solo con prenotazione obbligatoria, a partire da domani, 26 febbraio, attraverso i consueti canali (sportelli Cup, Fascicolo sanitario elettronico, farmacie convenzionate oppure via telefono).

Anche per il vaccino Nuvaxovid, come finora avvenuto per le altre tipologie di farmaco finora utilizzate nella campagna vaccinale, al momento della prenotazione della prima dose sarà fissata contestualmente la data e orario della seconda seduta per il completamento del ciclo primario. Seconda somministrazione che dovrà avvenire, secondo le disposizioni ministeriali, a distanza di 21 giorni dalla prima.

Inoltre, il Nuvaxovid non potrà essere utilizzato per completare un ciclo iniziato con vaccino mRNA o a Dna come Pfizer e Moderna, né come dose “booster”.

“Siamo pronti a far decollare questo ulteriore passo avanti della campagna vaccinale- commenta l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini-. Con questo vaccino speriamo di convincere quella parte di popolazione, peraltro numericamente molto ristretta, che continua ad avere dubbi o paure”.

Il nuovo vaccino non contiene mRNA ma sfrutta una tecnologia consolidata da diversi anni: contiene la proteina spike di SARS-CoV-2, assieme ad una sostanza adiuvante che permette di potenziare la risposta del sistema immunitario all’antigene e, solitamente, di allungare anche la durata del periodo di protezione.

La nota della direzione generale trasmessa alle Ausl territoriali precisa che chi vuole fare la prima dose con Pfizer o Moderna, potrà continuare a recarsi direttamente negli hub vaccinali, che già da diverse settimane garantiscono l’accesso libero per chi inizia il ciclo di vaccinazione primario.

I cittadini sono invitati a far sempre riferimento alle proprie Aziende USL consultando i loro siti web o il sito della regione Emilia-Romagna salute.regione.emilia-romagna.it

La distribuzione delle dosi sul territorio

Le 74.500 dosi (per un totale di 745 scatole contenenti 100 dosi l’una) assegnate all’Emilia-Romagna vengono così distribuite sul territorio: 5.600 Piacenza, 6.600 Parma, 9.600 Reggio Emilia, 10.000 Modena, 11.000 Bologna, 2.200 Imola, 6.500 Ferrara, 23.000 Romagna.