Le funzioni dei Centri di assistenza e urgenza continueranno anche nel 2026″.
Lo ha assicurato l’assessore regionale alla Sanità dell’Emilia-Romagna Massimo Fabi, rispondendo alle preoccupazioni dei sindacati legate alla scadenza dei contratti del personale impiegato nei Cau alla fine del 2025.
“Comprendiamo le domande dei lavoratori su cosa accadrà dal primo gennaio 2026 – ha detto Fabi – ma c’è assoluta tranquillità: le attività dei Cau proseguono” sia per quelli collocati in continuità con i pronto soccorso sia per quelli collocati nelle case di comunità.
“Molto positivi – ha aggiunto – sono i risultati dei Cau nati dalla trasformazione dei punti di primo intervento negli ospedali distrettuali: hanno permesso di liberare risorse, consentendo a molti medici dell’emergenza di essere collocati nei pronto soccorso a più alta complessità clinica”.
Quanto ai Cau nelle Case della comunità, Fabi ha spiegato che è in corso il confronto con i sindacati dei medici di medicina generale per l’attivazione degli ambulatori delle aggregazioni funzionali territoriali, ma “le funzioni continueranno anche il prossimo anno”.
“I risultati raggiunti sono positivi – ha concluso – e il sistema dei Cau resta un elemento centrale dell’organizzazione dell’emergenza-urgenza sul territorio”.


























































