“Oltre la siepe” non sempre c’è il buio, come diceva Harper Lee. Oney Tapia, atleta paralimpico che ha vinto una medaglia d’oro alle olimpiadi di Parigi, ci ha trovato la luce. E lo racconta a Maurizio Boldrini nel libro edito dall’Opera di Religione “La luce oltre la siepe” che verrà presentato venerdì 30 maggio alle 18 nel complesso di Sant’Apollinare Nuovo. Alla presentazione, oltre ai due autori, parteciperanno Dino Angelaccio, coadiutore del Gruppo Accessibilità universale dell’Osservatorio nazionale delle persone con disabilità e Andrea Romagnoli, direttore dell’Opera di Religione.

“Da Cuba all’Italia, dalla perdita della vista (per un incidente sul lavoro) all’oro olimpico – si legge nel sottotitolo -: Oney Tapia, campione di inclusione si racconta nell’intervista a Maurizio Boldrini”. Questo è “La luce oltre la siepe”: la testimonianza di chi non ha solo vinto ori. Ma è caduto, è rimasto al buio. E da lì ha deciso di ripartire, “trasformando quella che poteva appunto essere una siepe, una barriera  in un’occasione di una nuova esperienza”. Il racconto che fa a Maurizio Boldrini, giornalista e docente di comunicazione, parla poi delle medaglie, dell’infanzia a Cuba e poi dell’incidente, del suo rapporto con i sensi, della notorietà nata dalla vittoria a “Ballando con le stelle”, del sul impegno per l’inclusione, a fianco dell’Opera di Religione per la quale è stato testimonial del progetto di accessibilità “Mosaici for all” avviato nello scorso luglio.