“Dagli Speyer a via Diaz, il degrado che attanaglia da anni l’area della stazione ferroviaria, si sta repentinamente espandendo anche nelle zone limitrofe. Venerdì scorso, come documentato da diverse fotografie inviatemi da alcuni titolari di attività economiche e da diversi residenti, verso le 19.30 un gruppo di 7-8  tra giovani e adulti in evidente stato di ubriacatezza. si è spostati dai giardini Speyer alla via Diaz. Il gruppo si è soffermato per diverso tempo sotto i portici facendo baccano, importunando i passanti e lasciando evidenti segni del suo passaggio.

Come è possibile che un gruppo di ragazzotti ubriachi abbia potuto agire indisturbato per ore e molestare persone, creare scompiglio, senza alcun controllo? Perché il Comandante della Polizia Locale di Ravenna Giacomini non ha disposto servizi anche serali per il centro storico?
Si tratta di situazioni che comportano anche un notevole danno di immagine a Ravenna che è riconosciuta a livello  mondiale per la sua storia,  i suoi monumenti, per Dante Alighieri e per i suoi eventi musicali e culturali.
I controlli sporadici non sono certo sufficienti a risolvere la questione.  E’ ormai necessario applicare la tolleranza zero per ripristinare l’ordine e la sicurezza i ogni luogo della Città, del Forese e dei Lidi.

La tolleranza mista alla negazione dell’esistenza del problema che taluni soggetti continuano a decantare, ha portato a questa preoccupante situazione.

E’ mia ferma intenzione portare agli Speyer e nelle zone degradate del centro storico, l’esercito attraverso l’operazione “Strade Sicure”, con lo scopo di  sradicare questo fenomeno e restituire in breve tempo queste aree ai Ravennati. L’operazione Strade Sicure è stata adottata con successo da diverse città amministrate quali ad esempio Roma, Salerno Verona, Bari, Firenze, Napoli ed ora Reggio Emilia. La ritrosia nei confronti di questa misura esternata sia da parte del centrosinistra sia da parte del centrodestra è inspiegabile nonché intollerabile. Ravenna deve tornare ad essere una città sicura dove tutti, Ravennati e turisti, possano sentirsi liberi di circolare. Una città accogliente e turistica, che deve essere davvero, sicura, pulita e viva.”