“Sport o non sport, questo è il dilemma. L’area sportiva di Lido di Dante cambia destinazione d’uso ma non ne abbiamo compreso i veri motivi. Secondo le dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’assessore Giacomo Costantini la società che aveva partecipato alla gara per la gestione dell’area, ricevendo parere positivo dall’amministrazione, avrebbe rinunciato consapevole di non poter portare avanti il progetto ‘nel rispetto delle regole del Comune di Ravenna’, di conseguenza l’area sarebbe tornata nelle disposizioni dell’amministrazione. Al contrario abbiamo appreso dai diretti interessati che la decisione del Comune sarebbe arrivata dall’oggi al domani, con i residenti che improvvisamente, una mattina, avrebbero trovato il cancello di accesso all’area chiuso con una catena e un cartello con scritto ‘Impianto sportivo comunale chiuso per cambio di destinazione d’uso’”.
Così in una nota la leghista Elena Marin, componente del Consiglio territoriale del Mare.
“Qualunque sia la ragione della decisione, emergono i metodi della Giunta a guida Pd che evita sempre il confronto con il territorio. La domanda è per quali ragioni l’amministrazione non abbia interpellato la Pro Loco e l’associazione Omega 3.0, gestore dell’area, sul cambio di destinazione d’uso? perché non sono state ascoltate le proposte avanzate dalla stessa Omega 3.0 riguardo progetti per la creazione di un centro polivalente? inutile ripetere l’importanza di spazi dove i giovani possano ritrovarsi per praticare sport in assoluta tranquillità, in un momento dove più che mai i giovani hanno bisogno di socializzare e di svaghi sani e sicuri e, in aggiunta, il progetto di un centro estivo su cui le famiglie potessero fare affidamento, visto che dagli ultimi dati emerge che un numero piuttosto elevato di minori non potrà accede ai centri estivi per carenza di luoghi che svolgono questo servizio.
Inascoltata anche la richiesta di ottemperanza al contratto di “conservazione e cura del verde pubblico” dove rientrava anche l’area sportiva che al momento versa in condizioni alquanto impraticabili perché l’erba arriva al metro di altezza
Per mesi la Pro loco ha portato queste proposte e richieste al Comitato Cittadino, alla Presidenza del Consiglio Territoriale del Mare e al Comune, ma un silenzio assordante ha portato la società sportiva a riconsegnare l’area senza alcun accordo di cambio destinazione d’uso.
Ora ci chiediamo quali siano i progetti della Giunta su quell’area, non vorremmo, infatti, che improvvisamente da area verde venisse destinata ad altro, magari a un’ulteriore cementificazione”.

























































