Taghi Rahmani a Ravenna il 28 marzo per parlare dell’assenza di diritti in Iran. Rahmani, definito da Reporter senza frontiere “il giornalista più spesso incarcerato”, incontrerà alla Classense (dalle 10 alle 13), in un appuntamento aperto al pubblico, Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
In Iran, oggi, migliaia di persone sono state sottoposte a interrogatori, detenzioni arbitrarie, procedimenti giudiziari e carcerazioni per aver esercitato pacificamente i loro diritti. Molte persone sono sparite o torturate. In Iran persino i minorenni vengono giustiziati. Le donne e le minoranze etniche e religiose hanno subito discriminazioni, persecuzioni, stupri e violenze,, inasprite dopo la rivolta “Donna Vita Libertà”.
Rahmani oggi vive in Francia con i figli. La moglie, Narges Mohammadi, premio Nobel per la pace 2023, è ancora in Iran agli arresti domiciliari. Di tutto questo si parlerà alla Classense, nel primo incontro, di un ciclo di eventi all’interno del programma del Festival delle Culture, dedicato al tema dei conflitti e dei diritti umani in campo internazionale. Il successivo riguarderà la Palestina, una mostra fotografica che racconterà Gaza oggi, sotto i bombardamenti.

























































