“Giornata intensa per la tutela ambientale nelle Aule del Tribunale di Ravenna, quella del 27 novembre 2024.
Alle ore 10.30, fino alle 11.30, presidio nei pressi del Tribunale di Ravenna, in viale Randi prospiciente il civico 82, per il procedimento Berkan B, l’ormai arcinota motonave affondata nel porto di Ravenna, abbandonata a sé stessa per due anni senza essere stata bonificata dai carburanti presenti a bordo dopo essere stata sottoposta a errate operazioni di demolizione, e dopo che la concessione della banchina era stata rinnovata, anche retroattivamente, nonostante il disastro in corso. Alle 11.30, infatti, si terrà la nuova udienza del procedimento ripartito a seguito dell’annullamento in Cassazione della sentenza di primo grado. Sullo sfondo, la possibilità della prescrizione, per una vicenda che si trascina dal 2017 e che ha visto l’impiego di una decina di milioni di euro per rimuovere il relitto affondato, a procedimento penale in corso contro i vertici dell’Autorità Portuale di Ravenna. Sorte diversa per l’altrettanto tristemente noto “cimitero delle navi”: la denuncia per presunta discarica abusiva, incontrollata ed incustodita, di materiali pericolosi, in zona di bracconaggio ittico, è stata archiviata nel 2023, e tre relitti da 100 metri di lunghezza, e altri due più piccoli, ancora permangono indisturbati e affondati da almeno 15 anni nel canale Piomboni.
Anpana, Italia Nostra, Legambiente Emilia-Romagna, Nogez, OIPA e WWF Emilia-Romagna le associazioni di protezione ambientale costituitesi parte civile per la vicenda Berkan B.

Alle 12.30 si prosegue invece con il Ricorso per presunto danno alla salute causato dal previsto abbattimento di 50 pini sani in viale Romagna a Lido di Savio; abbattimento voluto dal progetto “Parco Marittimo”. Dalle ore 12.30 alle 13.30, presidio nei pressi del Tribunale, e alle 13.30 prima udienza, riservata ai firmatari del Ricorso. Il Ricorso, presentato dall’avvocato Virginia Cuffaro del Foro di Torino, è corredato da sei relazioni tecniche di professionisti tra i più accreditati d’Italia e sottoscritto da ben 71 cittadini residenti, operatori commerciali, proprietari di seconde case e turisti abituali di Lido di Savio, rappresentati dal gruppo spontaneo “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna”, mobilitato ininterrottamente da luglio. Sottoscrivono anche le associazioni WWF Ravenna ed Italia Nostra. Per salvare i pini di Lido di Savio si sono attivate quasi 2600 persone, firmando la petizione cartacea indirizzata al Sindaco di Ravenna e già discussa in Comune il 28 ottobre 2024.
I presidi sono aperti a tutti ed autorizzati dalla Questura di Ravenna.”