Venerdì 3 maggio alle 18.30 l’associazione Faenza 4020 promuove un incontro nel cortile interno del complesso ex Salesiani di Faenza (via San Giovanni Bosco 1) con l’Alfiere della Repubblica Italiana Bernard Dika. Il 21enne ex Presidente del Parlamento degli studenti della Regione Toscana dialogherà con quattro giovani faentini rappresentanti di realtà locali su impegno civico e sociale dei giovani, cittadinanza, Costituzione ed Europa.

L’evento, aperto a tutta la cittadinanza, si svolge in occasione della presenza dell’Alfiere della Repubblica, nominato direttamente dal presidente Sergio Mattarella per il suo impegno in campo civile e sociale, a Faenza per incontrare le classi quarte e quinte del Liceo nelle assemblee d’Istituto in programma per venerdì 3 e sabato 4 maggio. L’incontro ha infatti l’obiettivo di raccogliere, al di fuori delle assemblee del Liceo, tutti coloro che vogliono interrogarsi su questi temi.

“Come giovani – spiega Francesco Savorani, coordinatore dell’associazione per l’evento del 3 maggio – da qualche tempo impegnati in Faenza 4020 abbiamo voluto cogliere l’occasione di Bernard Dika a Faenza per stimolare i giovani a un confronto aperto e franco, coinvolgerli con un loro coetaneo”.

Bernard Dika si confronterà con Davide Agresti per Faenza 4020, Gabriele Pirazzini del Movimento Federalisti Europei, Gianluca Baccarini dell’ Associazione Fronte Comune e Laura Cornacchia, impegnata nel mondo dell’associazionismo e scout.

Classe 1998, Dika ha ricevuto dal presidente Sergio Mattarella l’onorificenza di Alfiere della Repubblica il 13 dicembre 2016. La benemerenza premia il merito nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche o sportive, l’impegno nel volontariato o singoli atti o comportamenti ispirati ad altruismo e solidarietà. Con il Parlamento regionale degli studenti toscani ha elaborato la prima proposta di legge sul contrasto e la prevenzione al bullismo nelle scuole, promosso iniziative per il mantenimento della memoria delle stragi nazifasciste perpetrate in Toscana nell’estate del 1944, indicato la revisione del piano di studi di storia, sottolineando la necessità di incentivare lo studio della storia del ’900.