Il gruppo apartitico indipendente Vivi Ravenna Verde, a pochi giorni dalla contestazione sulla lottizzazione Agraria per 14 ettari, ha inviato al Comune di Ravenna un’altra richiesta di fermare un’altra cementificazione in città, relativa alla costruzione di via Antica Milizia: 12 ettari di terreno, 5.000 mq  per un centro commerciale (2.500 mq alimentari).
“Addirittura più grande (di 1.000 mq) di quanto inizialmente richiesto da Conad che aveva proposto il progetto” evidenzia il gruppo.

“A Ravenna sono già stati realizzati nell’ultimo periodo molti centri commerciali, fra i quali l’enorme “ecomostro” prefabbricato fra via Trieste e via Canale Molinetto (centro Teodora), a fronte di una diminuzione della popolazione e di una crescente crisi economica che colpisce i piccoli esercizi commerciali ed in particolare i negozi del centro storico.

Questa politica obsoleta è pericolosa per i cittadini: Ravenna è il 1° comune dell’Emilia-Romagna ed il 6° in Italia per superficie cementificata, è maglia nera per percentuale di suolo urbanizzato, al 10,58%, (rapporto Ispra 2019); è una delle città più inquinate d’Italia (report annuale ‘Mal’aria di città 2021’ di Legambiente) al 21° posto ed è fra le prime 100 nella classifica europea per tasso di mortalità da polveri sottili all’89° posto (secondo lo studio condotto dall’Università di Utrecht, dal Global Health Institute di Barcellona e dal Tropical and public health Institute svizzero)” sottolinea Vivi Ravenna Verde che chiede all’amministrazione comunale più verde:

“Ravenna nonostante l’enorme inquinamento è priva di aree verdi boschive e gli alberi vengono piantati in mezzo al cemento tappezzato di cartelli gialli di pericolo per “degrado da radici”, mentre i parchi esistenti sono distese di erba secca (es. Teodorico e Baronio).

Si chiede che la progettazione del Comune punti al rimboschimento della città ed alla creazione di boschi cittadini che purifichino l’aria ed evitino isole di calore, al fine di raggiungere il consumo del suolo allo zero percento”.