Il consigliere del PD Renald Haxhibeku, insieme a Francesca Impellizzeri e Luca Cortesi di “Ravenna Coraggiosa” hanno presentato un ordine del giorno discusso in Consiglio comunale.

L’aumento della disoccupazione giovanile può essere spesso imputato al mancato incontro fra la domanda di lavoro espressa dalle imprese e l’offerta di lavoro proveniente dai lavoratori oltre che agli irrisori e ridotti investimenti pubblici stanziati dai vari governi, succedutesi nell’ultimo ventennio, nel settore dell’istruzione e della ricerca. Tra i paesi europei l’Italia occupa drammaticamente il primo posto con il più alto tasso di giovani disoccupati generando una preoccupata diffusione del fenomeno dei “NEET”, ovvero quei giovani tra i 15 e i 34 anni che non studiano, non lavorano o non sono impegnati in alcun percorso formativo. Secondo l’ISTAT dal 2020, con la complicità della crisi pandemica, più di 3 milioni di ragazzi sono stati colpiti da tale circostanza facendo emergere, di fatto, una questione generazionale meritevole di essere tra le priorità di ogni agenda politica. Il fenomeno è ulteriormente diffuso soprattutto se l’offerta formativa scolastica si basa su una formazione generalista.

Di recente il Parlamento è intervenuto, con l’obiettivo di potenziare gli Istituti Tecnici Superiori, detti ITS, scuole professionalizzanti di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica sostenuti dal Miur e dalle Regioni che realizzano percorsi biennali post diploma mediante professionisti del mestiere e che, grazie al forte legame con il tessuto industriale, insegnano al fine di formare tecnici superiori altamente qualificati in settori tecnologici e innovativi in grado di operare in ambiti strategici.

Nella nostra regione sono stati istituiti ben 7 Istituti Tecnici Superiori che compongono una rete politecnica di modelli di alternanza scuola-lavoro con l’obiettivo di valorizzare la cultura professionale, scientifica e tecnologica e intercettare e rispondere in modo tempestivo ed efficace alle richieste di competenze del sistema produttivo. Difatti nel 2022, secondo il monitoraggio INDIRE, emerge che l’80% dei diplomati abbia trovato occupazione a distanza di un anno dal diploma e che il 91% di questi sia stato collocato in un’area coerente con il percorso concluso.

I corsi ITS hanno una didattica fortemente applicativa orientata alla professione e aiutano a inserirsi velocemente e con successo nel mondo del lavoro. In particolare, nella nostra città, sono attivi 2 corsi (c.d. “GREEN – gestione rifiuti per energy & environment” e RED – “ renewable energy develompment”) erogati dalla fondazione ITS TEC di Ravenna e operanti presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale “Nullo Baldini”, ideali per tutti coloro che vogliono acquisire le competenze specifiche sui temi della sostenibilità ambientale, produzione di materie prime seconde, energie rinnovabili, risparmio ed efficientamento energetico, in imprese impiantistiche, di produzione, energivore e di economia circolare.

La scelta di un Istituto Tecnico Superiore rappresenta una valida alternativa formativa rispetto alla carriera universitaria, permettendo di acquisire competenze pratiche e più spendibili, nel breve termine, sui mercati del lavoro. I lavoratori e le imprese del distretto energetico di Ravenna rappresentano un grande patrimonio di professionalità, tecnologia e specializzazione in un comune dove la produzione e la distribuzione dell’energia, le politiche per l’ambiente e la sicurezza sul lavoro hanno svolto un ruolo importante e di avanguardia nello sviluppo economico locale e nazionale.

I consiglieri formulano quindi al sindaco e alla giunta la proposta di attuare una campagna di sensibilizzazione verso le realtà produttive del settore energetico del territorio sulla convenienza a investire maggiormente nella formazione tecnica superiore e sul fatto che essa forma profili che possono e devono assumere ruoli di quadri intermedi.

Chiedono anche di invitare ogni singolo istituto secondario di secondo grado a collaborare maggiormente nella promozione e nella divulgazione dei percorsi formativi ITS e di istituire un’iniziativa a cadenza annuale che possa declinarsi come il Festival dell’Orientamento ma in chiave “fieristica”, al quale partecipino le Università, le Fondazioni di partecipazione, le associazioni di categoria, gli esperti del mondo del lavoro e le realtà economiche locali di settore.