“In un’escalation che non ha precedenti nella lunga storia delle relazioni industriali tra Cgil e Versalis, siamo giunti in questi giorni a un punto che non può essere tollerato. In occasione dello sciopero generale proclamato dalla Cgi, in programma venerdì 12 dicembre, l’azienda, calpestando democrazia e diritti sindacali, sta di fatto cercando di negare a tutti i turnisti la possibilità di scioperare.
“Oggi l’azienda vorrebbe negarci questa possibilità – commenta Fabio Rossi, segretario generale della Filctem Cgil Ravenna -. Nell’arco di alcuni incontri infatti, HR ha ripetuto ai nostri Rsu che tutti gli impianti devono marciare e lo sciopero sarà possibile solo per i giornalieri. Proprio ora che tantissimi impianti sono normalmente fermi o a regime minimo, con una linea ancora ferma dopo il recente incendio e i magazzini pieni di prodotti che obbligano la produzione a fermarsi di continuo, una posizione del genere è inaccettabile. È chiaro che questo atteggiamento non può essere dettato da motivazioni legate alla sicurezza degli impianti, ma solo ed esclusivamente da ragioni politiche. Se veramente fosse la sicurezza a stare a cuore all’azienda avrebbe preso più sul serio i nostri dubbi e le nostre preoccupazioni in merito al recente incendio che ha devastato la linea 300 e alla inquietante scia di incidenti, meno ‘spettacolari’ ma altrettanto gravi, che si sono susseguiti nell’ultimo anno. E magari ci avrebbe ricevuto, come chiediamo invano da più di due mesi. Invece l’intento è chiaro: limitare il diritto di sciopero e indebolire chi lo promuove. Il diritto di scioperare è sotto attacco da tempo, ma non sarà Versalis a negarlo”.
La Filctem Cgil non accetta la presa di posizione unilaterale dell’azienda e, visto che lo stesso atteggiamento intransigente e antisindacale viene mantenuto anche nel sito di Ferrara, è chiaro che l’obiettivo politico sia la Cgil. È in corso una vertenza dura, dai toni decisamente aspri, che vede contrapposte la Cgil a Eni e Versalis in merito al futuro della chimica nel nostro Paese. Non è accettabile che le conseguenze del confronto finiscano per colpire i diritti dei singoli lavoratori, in particolare e in modo selettivo quelli che appartengono alla nostra organizzazione sindacale.
Il diritto di scioperare è un diritto individuale (cioè che appartiene a tutti i lavoratori e le lavoratrici) che si esercita collettivamente. É l’articolo 40 della Costituzione della Repubblica italiana che lo garantisce e lo regolamenta sancendo che ‘Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano’. In occasione dei molteplici scioperi, unitari e non, che si sono susseguiti negli anni, proprio per quelle lunghe relazioni industriali citate sopra, l’azienda si è sempre confrontata con le parti sindacali per garantire gli assetti dello sciopero: ovvero per fare in modo che questo sacrosanto diritto individuale potesse essere esercitato da più lavoratori possibile, garantendo la sicurezza di impianti e persone. I turnisti hanno sempre potuto aderire agli scioperi, ovviamente nel rispetto delle squadre di sicurezza e della legge.”
La segreteria provinciale FILCTEM CGIL Ravenna

























































