Riceviamo e pubblichiamo una lettera di una lettrice.

“Desidero condividere questa vicenda di…” eccellenza” sanitaria in Romagna.

Il giorno 9 luglio mio marito si è sentito male; risultato positivo al test del Covid, ci siamo messi tutti in auto-isolamento: lui, i nostri due figli di 14 e 16 anni e io.

I ragazzi e io – pur non avendo nessun sintomo – abbiamo eseguito due volte un autotest a casa: tutti negativi, ma dopo 5-6 giorni abbiamo cominciato ad avere sintomi.

A quel punto, dopo aver consultato il medico di famiglia, ci siamo recati tutti e tre il giorno 15 luglio al drive through di Ravenna per il test molecolare. La sera stessa abbiamo ricevuto i risultati sul fascicolo sanitario: io e il piccolo positivi, il grande negativo. Arriva la valanga di mail dall’ Asl: quarantena, auto segnalazione contatti, appuntamento per tampone di controllo il 22 luglio, sospensione del green pass…; bene, dopo altri 7 gg. di isolamento in casa, mi reco con mio figlio piccolo nuovamente al drive through il giorno 22; facciamo il tampone alle ore 8.30 del mattino circa e cominciamo pazientemente ad aspettare il verdetto. Niente, assolutamente niente fino alle ore di 12 di ieri 23 luglio, quando magicamente arriva sul mio cellulare la notifica dal SISTEMA TS che mi invia i codici dei test da utilizzare per visualizzare i risultati. EVVIVA! Apro immediatamente il fascicolo sanitario e….NULLA. Ma come?? Provo sul sito apposito con i codici che mi sono stati inviati e…NULLA.

Purtroppo è sabato e, ovviamente, non ho modo di contattare nessun numero istituzionale che mi possa aiutare, almeno fino a lunedì. Restiamo bloccati in casa, senza sapere se siamo ancora positivi oppure negativi e liberi di uscire.

Scrivo sconsolata una mail alla mia dottoressa, all’igiene pubblica, invio segnalazione tramite modulo pre-compilato sul fascicolo sanitario. L’unica che mi risponde è la mia dottoressa, anche lei sconsolata dicendomi che probabilmente stanno facendo manutenzione (???) e pure lei non riesce ad emettere ricette per i suoi pazienti. Mi suggerisce di contattare l’igiene pubblica (auguri! testuali parole…).

Auguri…certo, di cosa? Che finisca l’incubo? Di uscire da questa assurda giungla burocratica dove pare che la maggior parte delle persone abbia il Covid, ma non si denunci nemmeno più, perché stare in quarantena è diventato un incubo?

Perché una famiglia normale come noi – che dal 9 luglio ha seguito correttamente tutte le regole – deve ritrovarsi al 24 luglio bloccata dalla burocrazia?

Abbiamo avuto il Covid già due volte, saltato Natali, Pasque, evitato feste, annullato vacanze, abbiamo fatto tutte le vaccinazioni, abbiamo vaccinato i figli…viene un po’ di amarezza e il pensiero…: “Ma se stavamo zitti forse era meglio!”-

Poi, non è questo che vogliamo insegnare ai nostri figli e, se ci riammaleremo, faremo esattamente la stessa cosa, ma zitti zitti no.

Ecco il motivo di questa segnalazione-sfogo perché magari possa aiutare a migliorare il servizio. Una cittadina delusa e amareggiata”

lettera firmata