“Nonostante la retorica del “mai più”, del “salvaguardiamo la sanità pubblica” e “valorizziamo i nostri eroi” diffusasi durante la pandemia, tutto é purtroppo dimenticato nonostante gli operatori e i professionisti del servizio sanitario continuano a garantire il bene più prezioso: la salute pubblica.

Nel contesto dei servizi sanitari della Provincia di Ravenna, afferenti all’AUSL della Romagna, il personale dipendente è sempre più sotto pressione. Difficoltà che si rispecchiano nei dati forniti dalla stessa Regione Emilia-Romagna che attestano, al 2022, su base aziendale 600 mila ore di lavoro straordinario e 470 mila giorni di ferie non godute dal solo personale sanitario, tecnico, OSS e amministrativo. Un segnale che oltre a denotare come oggi si debba investire sul personale, determina evidenti e importanti carichi di lavoro e difficoltà nella gestione dei tempi di vita e di lavoro che sono tra i fattori anche di abbandono tra i professionisti. È evidente che qualcosa non funziona come dovrebbe in un contesto, peraltro, nel quale malattie professionali, infortuni e assenze per malattia ordinaria sono sempre più frequenti quale segno di un’evidente stanchezza psicofisica.

La disattenzione nei confronti del personale è altresì dimostrata dalle scelte organizzative intraprese per fronteggiare le cosiddette assenze improvvise attraverso l’istituto della pronta disponibilità che ricadranno sul personale infermieristico chiamato a dover coprire un turno di lavoro, a fronte della malattia di un collega, anche in un altro reparto diverso da quello di assegnazione o addirittura in un altro Ospedale lontano diversi chilometri. Una scelta per la quale la UILFPL ha già espresso a più riprese le proprie perplessità chiedendo la riapertura di un confronto serrato per individuare condivise soluzioni alternative come il potenziamento degli attuali organici che alla luce degli eventi risultano essere numericamente non adeguati. Infatti, come si può pensare di scaricare ulteriore lavoro e disagio sui dipendenti se già oggi sono palesi le difficoltà che si tramutano in costanti modifiche dei turni, problematiche inerenti alla fruizione delle ferie e un ricorso al lavoro straordinario sempre più frequente?

É evidente che si vuol far ricadere ancora una volta sulle spalle dei lavoratori i tagli che da tempo  sfiancano la sanità pubblica e che solo a parole la politica, di qualsiasi schieramento, dice di voler sostenere mentre i fatti da ormai troppi anni dimostrano il contrario.

Il quadro non è dei più rosei, bisogna intervenire utilizzando un edificante confronto attraverso la disponibilità all’ascolto delle richieste e delle preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori al fine di comporre le diverse esigenze.

Anche la Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) si sta organizzando per affrontare la situazione che si sta verificando e come UILFPL daremo il nostro contributo attraverso ogni iniziativa per contrastare tutto ciò.

Lo slogan dell’AUSL della Romagna è “le persone curano le persone”, ebbene invitiamo l’Azienda USL a prendersi cura dei propri dipendenti.”