Per realizzare grandi cose non bisogna solo agire ma anche sognare, non solo progettare ma anche credere“. Ciò che sembrerebbe pura utopia diventa con il trascorrere del tempo – grazie a Futuri Campioni, società organizzatrice del Ravenna Top Cup –  qualcosa che prende forma fino a realizzarsi compiutamente, testimoniando così la veridicità dell’aforisma di Anatole France, lo scrittore premio Nobel francese. In effetti bisogna avere, oltre a tanta passione, anche un po’ di sana follia per dare corpo all’idea di creare un torneo internazionale giovanile con novantasei team provenienti da diverse parti del mondo, con la presenza garantita di quasi tutti i top club della serie A calcistica italiana.

Una competizione di enormi dimensioni, con un potenziale bacino di utenza di circa cinquemila persone tra dirigenti, genitori e giovanissimi atleti, che non ha eguali in Italia se si prende in considerazione, oltre che il parametro della quantità, anche quello della qualità. Proviamo a fare una ricerca approfondita su internet: ci renderemo conto in poco tempo che nessuna società organizzatrice di eventi è mai stata in grado di finalizzare ciò che invece Futuri Campioni ha realizzato. Quasi cento squadre, con l’80% di team militanti nella massima serie calcistica italiana, insieme a scuole calcio in rappresentanza di quasi tutte le regioni del Bel Paese. E poi il Paris Saint Germain insieme a formazioni provenienti da Cina, Slovenia, Serbia, Giappone, Russia, Albania, Austria, Francia e Repubblica Ceca.

C’è ancora un ultimo passo da compiere, affinché il mosaico calcistico del Ravenna Top Cup 2019 si componga totalmente, nella sua scintillante bellezza sportiva, di ogni suo tassello. Ad oltre un mese e mezzo dal via ufficiale di questa straordinaria kermesse, mancano infatti ancora dieci squadre prima che lo spartito musicale risulti completo in ogni sua parte. Una straordinaria opportunità data ancora ad un esiguo lotto di società calcistiche giovanili. E poi inizierà lo spettacolo. Con tanto divertimento, tanto entusiasmo e tanta passione agonistica. Basterà chiudere gli occhi ed iniziare a sognare, giocando a calcio; in una città, Ravenna, pronta a catturarci attraverso le sue meraviglie, con la stessa seduzione che esercitava il canto delle Sirene sugli antichi eroi.