Il design è dappertutto. Forse non ci avete mai pensato, ma dietro a ogni oggetto, dietro a ogni strumento, dietro a ogni prodotto che avete toccato nella vostra vita, c’è il lavoro di un designer. Per lo più non era famoso, forse non lo sapeva neanche lui, di essere un designer. Ma qualunque manufatto o prodotto industriale è stato ideato, pensato, progettato e disegnato da qualcuno che di fatto era un designer.
Al design degli oggetti che quotidianamente utilizziamo Roberto Ossani dedica dal 2010 una sua rubrica sul magazine Gagarin. Quegli interventi sono stati raccolti nel volume “Everyday Design – Uomini, storie e idee dietro al design degli oggetti quotidiani”
che verrà presentato alla Bottega Bertaccini di Faenza
sabato 28 settembre alle ore 17.30.
Accanto all’Autore ci sarà Giampaolo Proni, insegnante di Semiotica all’Università di Bologna.

Il libro va alla ricerca dei designer nascosti, e delle storie  – inaspettate,  spesso avventurose,  divertenti o anche poetiche – che si celano dietro agli umili oggetti che ci accompagnano nella nostra vita.
La matita, per esempio. Un oggetto concepito quando in Inghilterra si scoprì una miniera di grafite pura. Correva il XVI secolo e sarebbero dovuti trascorrere ben 300 anni prima che ci venisse in mente la professione del designer… Ne servirono tuttavia solo 200 perché qualcuno pensasse all’ideale complemento della matita, il temperino.
E che dire dei Post-it? Frutto di un fallimento industriale nella ricerca dei collanti, è divenuto il prodotto più conosciuto della multinazionale 3M. Il suo colore giallo? È un’altra casualità dovuta agli sfridi di carta utilizzati dall’ideatore, nel tentativo di trovare un’applicazione utile per una colla tanto debole.
Moka sarebbe pure una città araba, ma forse anche là c’è in ogni cucina la creazione di Bialetti, un giovane industriale tanto convinto della propria caffettiera da fingersi amico di Aristotele Onassis – casualmente adocchiato a Monaco – pur di riuscire a convincere degli scettici compratori francesi.
E ancora puntina da disegno, pluriball, mouse, mattoncini Lego, spilla da balia, forbici, cerotto, portauova e chi più ne ha più ne metta. Tante storie, aneddoti, curiosità tutte da leggere, per concludere che gli invisibili oggetti della nostra vita quotidiana sono in realtà meravigliosi, umili capolavori di intelligenza e creatività.

Con “Everyday Design” di Roberto Ossani nasce la collana “I libri di Gagarin”.
Roberto Ossani
Faentino, nato nel 1960, si occupa da sempre di comunicazione visiva e di design, per studio, per lavoro, per passione. Da molti anni insegna Design della Comunicazione all’ISIA di Faenza, istituto che ha anche diretto dal 2010 al 2016. Adora giocare a ping pong. Collabora con Gagarin fin dalla sua fondazione.
 
Giampaolo Proni
Nato a Faenza nel 1955, risiede a Rimini. Insegna Semiotica all’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita. Insegna in corsi di laurea in moda (ZoneModa) nel Campus di Rimini. Dal 2016 insegna anche Semiotica del design all’ISIA di Faenza.