L’uscita di Renzi, l’ultima giravolta dell’ex segretario del partito, ha spiazzato molti all’interno del Partito Democratico. A cavallo fra agosto e settembre gli sforzi per evitare le urne e dare vita all’esecutivo Conte 2. Nei giorni della trattativa, la rassicurazione che il governo sarebbe arrivato al 2023. Oggi l’uscita dal partito insieme ad una trentina di parlamentari. C’è chi dice per condizionare meglio il governo. Una mossa che però sta causando molti grattacapi. Un anno fa, Ravenna lo accolse alla Festa nazionale dell’Unità con un’ovazione, ma a marzo fu Nicola Zingaretti ad essere eletto, anche grazie agli sforzi del partito ravennate che oggi chiede soprattutto coesione in previsione delle elezioni di Faenza e dell’Emilia-Romagna. Dal canto loro, i renziani di Ravenna e Faenza non commentano la scissione, forse anche loro colti impreparati. Si riuniranno in giornata per prendere tutti insieme una decisione, ma è probabile che molti non seguiranno Matteo Renzi.
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