“A Ravenna lo sport non è soltanto un insieme di regole o allenamenti, ma un modo di crescere insieme, un patto silenzioso tra generazioni che scelgono di educare alla vita prima ancora che alla tecnica. La Società Sportiva Zodiaco porta avanti questa idea da anni, trasformando la ginnastica ritmica in un luogo dove i bambini imparano grazia, rispetto, coraggio. Qui la danza diventa un seme che cresce piano, nutrito da cura e comunità.

Ieri, durante il saggio di fine anno, questo seme è sbocciato davanti agli occhi di centinaia di genitori. Sul palco del PalaCosta si sono esibiti duecentocinquanta bambini, dai tre anni in su, e per un istante la città intera sembrava raccolta in quei passi piccoli e luminosi, nei costumi che brillavano come stelle, nelle mani che tremavano d’emozione.

E mentre danzavano, un pensiero ha attraversato la sala come un’ombra sottile. Da qualche parte, nello stesso momento, altri bambini non salivano su un palco. Non ascoltavano la musica. Non indossavano un costume. Cercavano riparo. Conoscevano il rumore delle bombe, non quello degli applausi. Indossavano la polvere delle case crollate, non un abito colorato. La distanza tra queste realtà è apparsa ingiusta da togliere il fiato, eppure per un attimo è entrata anche lei nel Pala Costa, come un dolore muto impossibile da ignorare.

Come genitori non possiamo raggiungerli né proteggerli. Possiamo però cambiare il modo in cui crescono i bambini che abbiamo accanto, offrendo loro luoghi dove imparare gentilezza, disciplina, cura. Possiamo insegnare che la forza non è dominio, che la competizione non è odio, che la bellezza non è un privilegio. E sperare che ogni bambino cresciuto in un ambiente così diventi una promessa, un piccolo seme di pace capace un giorno di germogliare dove oggi c’è solo paura.

E proprio tra un nastro che si sollevava leggero e una palla che rotolava come un pianeta in miniatura, Ravenna ha ricevuto un dono che non dimenticherà: ore di bellezza limpida, di fiducia, di futuro possibile. Uno spettacolo che questi bambini hanno regalato alla loro città con la naturalezza con cui si dona ciò che è puro, ricordandoci che, nonostante tutto, la vita sa ancora danzare, e in quella danza, abbiamo visto un futuro che nessuna bomba potrà mai cancellare.”

Gianluca Benzoni – Un papà come tanti altri