Si è svolta ieri, la prima delle due Giornate di Santa Teresa, che ha avuto inizio con la Santa Messa del mattino celebrata dal nostro arcivescovo mons. Lorenzo Ghizzoni per celebrare la patrona dell’Opera, Santa Teresa di Gesù Bambino. Erano presenti circa 90 persone. Nell’omelia, l’arcivescovo Ghizzoni ha voluto ricordato la vita di Santa Teresa e il suo percorso vocazionale. “Santa Teresa sente da giovanissima la chiamata di Dio. Una volta entrata in monastero e con il passare del tempo tuttavia si interroga su quale sia la sua vera vocazione. Si affida così alla lettura della parola di Dio e nella lettera ai Corinzi di San Paolo, trova una riflessione che la illumina: la centralità dell’amore di Dio sta nell’amore donato agli altri, interamente. Questa chiamata all’amore la convince, comprende che è questa la strada per una vocazione totale e spera in cuor suo di poterla trasmettere agli altri, partendo dalle sue consorelle. Non a caso diventa maestra e guida delle novizie”. Santa Teresa di Gesù Bambino darà tutta se stessa con la sofferenza e la preghiera, sostenendo sia i missionari che i peccatori. “Sono tre le condizioni per seguire Gesù come lui vuole, non come la persona desidera. A volte – ha proseguito l’arcivescovo – c’è sempre una componente del proprio io che non dà quello che Dio chiede: aspetti della propria personalità che non si vogliono cambiare, attaccamento al passato, alle abitudini. Il significato evangelico del concetto di “castità” dunque non è inteso come mancanza, ma come condivisione dell’ amore che si realizza nella comunione, un modo significativo di essere totalmente a disposizione degli altri. Santa Teresa ricordata tra i grandi Santi, ha vissuto queste evoluzioni lungo il suo cammino di fede e queste fasi le hanno permesso di scoprire il centro della sua vocazione. Lo stesso è capitato a Don Angelo Lolli, fondatore dell’Opera di Santa Teresa: durante la sua vita sacerdotale ha vissuto questi passaggi che l’hanno portato a basare la sua missione sui poveri, gli ammalati e gli abbandonati. Sulle povertà non solo fisiche ma anche morali”. Dopo la funzione, sempre all’interno della chiesa si è tenuto il momento dello scoprimento del pannello in terracotta patinata donato all’Opera dallo scultore Matteo Bonetti e raffigurante Santa Teresa del Bambino Gesù. “Matteo ha impiegato un anno per realizzare quest’opera. Ci ha donato non solo una scultura, ma anche il bene più prezioso: il suo tempo. Per questo gli siamo riconoscenti” ha detto Luciano Di Buò, diacono e vice direttore del’Opera di Santa Teresa.
“L’idea di realizzare questo basso rilievo – ha spiegato Bonetti – è nata un anno fa, quando visitando la chiesa Luciano mi disse che bisognava trovare qualcosa per riempiere questa nicchia in occasione del centenario della canonizzazione di Santa Teresa. Visto che mi diletto a fare sculture, anche se la mia professione è fare l’avvocato, mi proposi per creare un’immagine di Santa Teresa. Questa scultura racchiude tanti simboli cari alla Santa: le rose, che amava tanto, l’immagine di Gesù Bambino e la passione di Cristo, a cui lei era devota.Vi ringrazio, quest’opera è sempre stata di tutti voi”.
Santa Teresa di Gesù Bambino, Lucia Casadio e Suor Argia Drudi: tutte le donne dell’Opera di Santa Teresa
Il programma del pomeriggio prevedeva, sempre a Santa Teresa, una visita guidata al MuDal, museo dedicato alla vita e alle opere del fondatore, e un convegno su “Don Angelo Lolli e le figure femminili di Santa Teresa”. Circa 80 persone hanno preso parte al momento che si è tenuto nell’Agorà di Santa Teresa (ex teatrino).
L’incontro è stato aperto da Don Alessandro Andreini, della comunità di San Leolino di Panzano, che ha contribuito alla Positio per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Don Angelo Lolli. Presente anche suor Donatella Tonielli, postulatrice della Causa di Beatificazione. La parola è passata dopo a Tina Serra, presidente del Centro Italiano Femminile (CIF) comitato comunale di Ravenna. Don Andreini ha ricordato “le donne di Don Lolli” per sottolineare le tante figure femminili che hanno accompagnato il sacerdote ravennate nella sua missione di carità al servizio dei poveri. Le prime che l’hanno ispirato sono state: Maria di Nazareth e Santa Teresa di Gesù Bambino. Altre figure, la mamma, la sorella Rosa, morta prematuramente e Lucia Casadio che l’ha introdotto alla fede. In breve tempo un nutrito gruppo di donne dal grandissimo spessore umano e cristiano, ha iniziato a collaborare con lui a vari livelli: così ha preso vita anche la famiglia religiosa che l’ha riconosciuto come suo fondatore, la Piccola Famiglia di S.Teresa di Gesù Bambino. Tina Serra ha aperto uno squarcio interessante su Suor Argia Drudi, la “dottoressa dei poveri“ entrata nella famiglia religiosa nel 1935. Nel suo intervento la prof.ssa Serra, che ha scritto anche un libro in seconda edizione su Suor Drudi, ha portato anche la sua testimonianza diretta e i ricordi della sua mamma che ha aiutato la suora a superare gli studi che dalle elementari l’hanno portata a diventare medico. A chiusura dell’incontro, Matteo Casadio, coordinatore operativo dell’Opera di Santa Teresa ha ricordato l’appuntamento di giovedì 2 ottobre che segna la ripartenza delle attività caritative di Santa Teresa con l’inaugurazione del nuovo dormitorio e dei nuovi locali della Casa della Carità. “Grazie all’impegno e alle dedizione del direttore Don Alberto Graziani e del vice direttore Luciano Di Buò, oggi Santa Teresa può continuare a fare carità secondo la volontà di Don Angelo Lolli. Dopo due anni di lavori che hanno permesso di adeguare la struttura alla normativa di prevenzione incendi e di ampliarne la sua capacità ricettiva, l’Opera metterà a disposizione fino a 70 posti per persone e famiglie bisognose. Per rilanciare la carità abbiamo bisogno del sostegno di tutti, perché se l’accoglienza di Santa Teresa diventa più grande, dall’altra parte aumenteranno le spese di gestione e di utenza. Per questo abbiamo lanciato il Fondo solidale per Santa Teresa, per permettere a chiunque voglia darci una mano di poterlo fare con un contributo. Grazie”.
Il convegno è stato organizzato dal Centro Italiano Femminile (CIF) comitato comunale di Ravenna, dalla Scuola di Formazione Teologica della Diocesi di Ravenna e dalle Suore della Piccola Famiglia di Santa Teresa del Gesù Bambino.
Per fare una donazione per il Fondo solidale: operasantateresa.it/fondo-solidale-una-casa-a-santa-teresa/.
Il programma della seconda Giornata di Santa Teresa
Giovedì 2 ottobre sarà dedicato alla Santa Messa che segna l’inaugurazione dell’ampliamento della Casa della Carità “Don Angelo Lolli” e del nuovo dormitorio dedicato alla figura del “Card. Ersilio Tonini”.
Alle 18:30, nella chiesa di Santa Teresa, il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e Arcivescovo di Bologna, insieme all’Arcivescovo di Ravenna-Cervia, Mons. Lorenzo Ghizzoni, celebrerà la Santa Messa, che segna l’apertura del nuovo dormitorio e dei nuovi spazi della Casa della Carità e rinnova il mandato di servizio ai volontari dell’ Opera di Santa Teresa.

























































