Hanno trasmesso una immagine di dinamismo, energia, vitalità e voglia di stare insieme ma anche spendersi per gli altri: più di 150 ragazzi e ragazze a Cervia, al Fantini Club affacciati sul mare adriatico, hanno preso parte alla seconda edizione del Meeting dei Giovani Anpas Emilia-Romagna. Un momento emozionante, che ribalta tanti pregiudizi che spesso capita di sentire sui giovani. Qui non solo hanno trascorso del tempo insieme per divertirsi e conoscersi, essendo arrivati da tutte le province dell’Emilia-Romagna, da Piacenza alla riviera, ma anche per confrontarsi sul loro servizio come volontari, quindi su come gestire e organizzare al meglio il tempo che hanno scelto di dedicare agli altri, a chi ha bisogno di soccorso e assistenza. A condurre la giornata, in modo dinamico e con accompagnamento musicale, sono stati Andrea Barbi e Marco Ligabue, che hanno coinvolto e divertito i ragazzi tra canzoni, quiz e contest.
All’evento ha preso parte anche il Presidente di Anpas nazionale, Niccolò Mancini: “Questo meeting è davvero un momento importante – ha detto –, siete una Regione estremamente attiva e numericamente molto importante per quanto riguarda Anpas, in particolare per i giovani. Questo evento testimonia quello che si può fare sui territori, grazie alle collaborazioni e all’impegno. Qui si porta una idea, un progetto che è diventato un’eccellenza, che mi piace far circolare a livello nazionale, perché voi giovani partecipate alla costruzione e al sostegno delle comunità”.
Ha aggiunto Iacopo Fiorentini, Presidente di Anpas Emilia-Romagna: “Spesso, quando si parla di voi, si dice che siete il futuro. Io invece ho sempre pensato che dobbiate essere il presente. Non aspettiamo domani per agire. L’oggi è il momento in cui potete fare la differenza. E per farlo, c’è una parola chiave, una parola che a volte può spaventare: responsabilità. Prendersi una responsabilità non significa solo avere un compito o un ruolo. Significa scegliere di essere attori, non spettatori. Alla fine significa una libertà. Guardatevi intorno: siete il cuore pulsante di Anpas. Non abbiate paura di fare un passo avanti, anche perché sbagliare fa parte del percorso. L’importante non è non cadere mai, ma sapersi rialzare. Il futuro non è qualcosa che vi capiterà, ma qualcosa che costruite voi, mattone dopo mattone, con le vostre scelte e con le vostre azioni. Vi chiedo di non essere solo il futuro di Anpas. Vi chiedo di essere il suo presente. Grazie per quello che fate e per quello che sicuramente farete”.
Rosita Bonaldo, Presidentessa della Pubblica Assistenza di Cervia, ha salutato in veste di “padrona di casa”: “Quando ho questa divisa mi emoziono, mi sento nel mio mondo, e vedere tutti questi giovani in arancione è davvero commovente. Vedere anche il futuro delle nostre pubbliche assistenze nelle ragazze e nei ragazzi è qualcosa che ci incoraggia”.
Ma all’evento è intervenuto anche il Vicesindaco di Cervia, Giovanni Grandu, che ha ringraziato tutto il mondo Anpas, e in particolare i giovani, “perché quando vedo l’arancione – ha spiegato – so subito che la comunità è più sicura e protetta. Fate un lavoro splendido per il quale siamo profondamente grati”.
Flavio Fabbri, psicologo e psicoterapeuta, ha affrontato insieme ai ragazzi il tema “Empatia: una questione di punti di vista”. “Simpatia significa piacersi, e tra voi si coglie subito, empatia invece significa andare più in profondità, e non è facile specialmente nel lavoro che portate avanti a fianco di chi è in un momento di tensione, di sofferenza. Ma se riusciamo a farlo ci permette di svolgere ancora meglio questa attività, di fare un salto di qualità. In questo il sostegno, il potere del team, della squadra, può aiutarvi tantissimo”.
Tra gli ospiti che hanno preso parte al meeting, anche rappresentanti della rete delle Pubbliche Assistenze della Toscana, e due giovani arrivati addirittura da Leonforte, in Sicilia, responsabili del locale Presidio Territoriale di Assistenza: Alexandro Campagna e Antonino Gandolfo.
Dopo la mattinata di lavoro, pomeriggio con bagno in mare e sport, e il rientro a casa con grandi sorrisi e gratitudine, e con l’arrivederci all’edizione del Meeting 2026.

























































