“Non siamo meravigliati dall’esplosione di violenza che sembra avvolgere nuovamente le terre mediorientali. Non ci stupisce l’attacco dei militanti palestinesi che ha lacerato una normalità che si trascina da ormai da molti decenni. Una normalità fatta di quotidiani soprusi, di violenza continua, di uccisioni e torture, di case distrutte con la dinamite, di ulivi sradicati con i bulldozers, di un popolo da 75 anni privato della propria terra e del proprio lavoro, costretto a vivere in immensi campi profughi oppure relegato in quella grande prigione a cielo aperto che è la Striscia di Gaza.

Quella striscia misura circa 360 kmq, come la provincia di Prato, che però ospita circa duecentocinquantamila abitanti mentre nella striscia vivono più di due milioni di persone, racchiusi tra il mare e un muro di cemento e filo spinato costruito dagli israeliani; milioni di persone costretti a vivere degli aiuti internazionali e di quel poco che filtra dalla frontiera egiziana. Ma questo all’Occidente Collettivo non è mai interessato, come non interessa vedere il desiderio di vendetta che anima tutti i giovani palestinesi. Lo scandalo è che un esercito come quello israeliano, considerato al top mondiale come equipaggiamento tecnologico ed addestramento, si sia fatto sorprendere da coloro che, in quel contesto, sono gli ultimi tra gli ultimi.
Non ci stupiscono neppure le reazioni del quadro politico-istituzionale e della stampa di regime italiana completamente allineata a quelle che sono le direttive della NATO e degli Stati Uniti di sostegno assoluto ad Israele. D’altra parte sono gli stessi partiti – dal PD alla Lega, da Forza Italia a Italia Viva e Terzo polo – che nel 2021, quando Israele bombardava Gaza, si sono riuniti tutti insieme appassionatamente in piazza a Roma a sostegno dell’aggressore, Israele (https://formiche.net/gallerie/manifestazione-pro-israele-foto/).
Tutti i maggiori giornali si barricano dietro lo slogan  “Israele unica democrazia del Medio Oriente” fingendo di non vedere come lo Stato sionista si fondi su un rigido apartheid, fingendo di non sapere che quello Stato è nato a seguito di una feroce pulizia etnica, non vedendo la strage di civili perpetrata dagli aerei con la stella di David che bombardano indiscriminatamente le case di Gaza. Il doppio standard è la norma, al punto che i palestinesi “muoiono”, mentre gli israeliani “vengono uccisi”, come affermano i nostri giornali.
Sosteniamo e sosterremo sempre la Palestina e la lotta di liberazione  del popolo palestinese contro il giogo sionista di Israele, a prescindere dal giudizio politico sul movimento Hamas.
Chiediamo un immediato cessate il fuoco, il rilascio di tutti i prigionieri, compresi quelli che languono da anni nelle carceri israeliane.Chiediamo che si aprano immediatamente colloqui di pace tra tutti gli attori della regione,  secondo la formula “ due stati per due popoli”. Chiediamo vengano applicate tutte le risoluzioni dell’ONU sulla questione. Non ci può essere pace senza giustizia.”

Partito Comunista fed. di Ravenna
Partito della Rifondazione comunista fed. di Ravenna
Potere al Popolo Ravenna