Palazzo Milzetti a Faenza, sede del Museo Nazionale dell’età Neoclassica in Romagna, ha stilato una convenzione con l’Alma Mater Studiorum, in particolare con il laboratorio FrameLAB. Multimedia & Digital Storytelling del Dipartimento di Beni Culturali della sede di Ravenna, per migliorare l’accessibilità del percorso museale del Palazzo, inteso in senso fisico, sensoriale e cognitivo.

“La convenzione con il Dipartimento di Beni Culturali della sede di Ravenna, – afferma Giorgio Cozzolino, Direttore Regionale Musei Emilia-Romagna, – già sperimentata con successo per il Museo Nazionale di Ravenna, trova ora nuovo slancio e sviluppo in questo progetto pensato per Palazzo Milzetti, icona Neoclassica incastonata tra le vie di Faenza”.
La magnifica dimora, uno dei migliori esempi per integrità e qualità del panorama nazionale, vuole infatti rinnovarsi e rendere accessibile in maniera inclusiva ad un numero sempre più ampio e variegato di pubblici il proprio patrimonio.

Il progetto, attualmente in corso di sviluppo, prevede una implementazione in varie tappe, con l’obiettivo non solo di realizzare, ma anche di studiare e sperimentare nel tempo i vari canali di comunicazione, lavorando sia sui contenuti che sulle forme fisiche di condivisione.
“Palazzo Milzetti è un luogo di cui ci si innamora – commenta Elena Rossoni direttrice del museo dallo scorso giugno -, pertanto tra i miei primi obiettivi vi è stata proprio la volontà di trovare nuovi modi per includere in maniera ampia tutti coloro che verranno a visitarlo. Per fare questo ho ritenuto fosse soprattutto necessario un progetto ampio, in continua progressione, e in quanto tale anche incrementabile e perfettibile nel tempo. Il 2023, bicentenario della morte di Felice Giani, il principale protagonista della decorazione del Palazzo, sarà certamente il momento migliore per portare a realizzazione questo progetto”.
Il lavoro, nato dal confronto tra la direzione del museo, le figure professionali della Direzione Regionale Musei Emilia Romagna centrate sull’accessibilità e la comunicazione e il gruppo di ricerca del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università, prevede il supporto delle associazioni di persone con disabilità oltre che delle linee guida messe a disposizione dal Ministero della Cultura. La volontà è quella di armonizzarsi con la nuova definizione ICOM di museo che indica come questo debba operare e comunicare “eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”.

La collaborazione, di durata triennale, vedrà il concretizzarsi di una prima fase di realizzazione in primavera, quando verrà presentata la nuova grafica e la nuova comunicazione accessibile con sistemi basati su metodologie innovative e sostenibili di Digital Heritage (Virtual & Augmented Reality, GIS, Digital & Video Storytelling).
“La collaborazione avviata con la Direzione Regionale Musei Emilia Romagna e con la direttrice Elena Rossoni, – aggiunge Alessandro Iannucci, responsabile scientifico del FrameLAB, – per questo innovativo percorso museale narrativo e accessibile costituisce un laboratorio straordinario e con pochi precedenti in Italia. Il fascino di Palazzo Milzetti e il patrimonio di conoscenze e informazioni che rappresenta hanno reso possibile un progetto in cui l’attività di ricerca si coniuga sia con la didattica, dalle scuole primarie all’istruzione avanzata universitaria, quanto con la comunicazione pubblica, rigorosa ma allo stesso tempo efficace grazie all’utilizzo di strumenti digitali, utili anche per garantire la piena accessibilità”.

“Desideriamo annunciare questo lavoro in questo mese, – conclude Elena Rossoni – in quanto appena celebrata la data del 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, rimandando alla prima tappa di marzo la presentazione di tutti i dettagli e contenuti”.