Con una nota stampa Italia Nostra ringrazia tutti i cittadini che hanno partecipato al presidio in Piazza del Popolo di lunedì primo aprile, nonostante il maltempo, il giorno di festa e il pochissimo preavviso; ringrazia le associazioni, l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, i gruppi politici presenti e quelli che hanno aderito a distanza, la stampa, e tutti coloro che hanno preso la parola “in difesa del nostro patrimonio culturale di memoria condivisa e di manufatti architettonici di pregio i quali, riconvertiti, potrebbero donare alle nostra città e alla Darsena un valore aggiunto di livello internazionale, incentivando turismo, attrattività economica, valore immobiliare ed occupazione. Edifici ormai unici e memorabili, che altrove – anche in Italia – sarebbero invidiati, protetti e valorizzati, come del resto lo erano state le torri fino a pochi anni fa anche a Ravenna”.

L’associazione ravennate lancia un ultimo appello per un gesto “di civiltà che sappia cogliere il sentire profondo di tanti, che chiedono che la memoria, anche se non sempre positiva, non venga rimossa. Lancia un appello al Sindaco di Ravenna, all’Autorità Portuale, alle istituzioni culturali – prima tra tutte per l’attenzione già espressa pubblicamente più volte sul tema il Ravenna Festival -, e lancia persino ad ENI, che ha dato occupazione alla nostra città ma anche portato via tantissimo, un accorato appello affinché il progetto di demolizione venga sospeso in attesa di una valutazione più approfondita per una possibile soluzione che contempli tutte le istanze in campo. Lancia un appello anche alla Soprintendenza affinché chiarisca i numerosi dubbi e, soprattutto, aiuti a far meglio intendere quale sia il valore delle torri e quali le loro potenzialità. Invitiamo tutte le istituzioni che non lo abbiano fatto – e temiamo nessuno lo abbia fatto – ad entrare nelle torri e a rendersi conto di quali manufatti straordinari si apprestano, a 70 anni dalla loro realizzazione e nel sessantesimo anniversario di “Deserto Rosso” (1964), a lasciar distruggere”.

“Attendiamo fiduciosi, certi di rappresentare il sentire di tanti, e certi che, se l’appello verrà colto, anche gli increduli un giorno potranno ricordarsi di un gesto di civiltà e di cultura a difesa di un patrimonio collettivo che per una volta non prende la strada della distruzione, ma della partecipazione e dialogo”.

La prossima manifestazio per il Si alla riqualificazione “vera e permanente” della Darsena, dal titolo “Salviamo le torri hAMOn”, si terrà il 7 aprile, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 in testata Candiano.