“Prendiamo atto del comunicato del Procuratore Capo dott. Barberini che smentisce che la Procura abbia espresso un parere sulla richiesta del dr. Guerra di rilascio di autorizzazione ad aprire un ambulatorio veterinario diverso da quello in sequestro, affermando chiaramente che non è prevista alcuna interlocuzione tra la Procura ed il Comune in questa procedura amministrativa.

In realtà una interlocuzione vi è stata in quanto in sede di accesso documentale il dott. Guerra ha potuto constatare come agli atti del Comune risultava acquisito un “ordine di esibizione” del Pubblico Ministero al S.U.A.P. ed al S.U.E. del Comune di Ravenna “di tutta la documentazione in originale” della richiesta di autorizzazione per la nuova struttura medio-tempore adibita a studio veterinario.

Detto provvedimento risultava motivato con una ritenuta necessità di verificare “la correttezza della procedura in corso” rispetto all’ipotizzata possibilità che la domanda potesse “verosimilmente apparire preordinata ad eludere il vincolo ablativo” con la “vanificazione della funzione impeditiva del sequestro preventivo” in data 3.5.21 “volto” – a detta del Pubblico Ministero – “ad impedire l’esercizio dell’attività medico veterinaria al dott. Guerra Mauro”(!), motivazioni tutte incredibilmente fatte integralmente ed acriticamente proprie dall’Ufficio comunale che, nonostante il parere tecnico favorevole dell’Ausl, ha emesso provvedimento di preavviso di rigetto, espressamente ritenendo “che ad oggi l’autorizzazione richiesta per l’apertura di un nuovo ambulatorio porti in concreto il Guerra ad eludere il vincolo ablativo con la conseguenza che lo stesso provvedimento autorizzatorio sarebbe in contrasto con il sequestro preventivo adottato dal G.I.P. vanificando la sua funzione di impedire l’aggravamento del reato o il protrarsi delle sue conseguenze dannose ovvero la commissione di altri reati” (!!).

Da qui quello sfogo del dott. Guerra su Facebook rispetto ad una composita situazione provvedimentale che, se confermata con definitivo diniego, sarà ovviamente impugnata e portata all’esame di legittimità cautelare del Tribunale Amministrativo Regionale.”

Avv. Alberto Santoli

Avv. Claudio Maruzzi