“Al 3% di crescita delle immatricolazioni universitarie dello scorso anno a Ravenna si affianca, per l’anno accademico in corso, un lusinghiero +12%, record per tutto l’Ateneo; questo conferma che l’insediamento ravennate ha assunto ormai caratteristiche europee per la qualità dei corsi e l’innovazione introdotta, capace di attrarre sempre più studenti dall’Italia e dall’Europa” afferma Giannantonio Mingozzi per il PRI.  “In questi trent’anni dalla nascita della Fondazione Flaminia e dei primi corsi del nostro Campus, a sostenere i costi dell’insediamento, sedi, segreterie e servizi amministrativi, alloggi ed i lavori per il nuovo studentato sono stati il Comune e la Provincia, l’Ateneo,  imprese e associazioni, istituti di credito come la Cassa di Ravenna e la rispettiva Fondazione, Camera di Commercio ed enti religiosi, ma non va dimenticata tutta la popolazione ravennate che ha capito l’importanza di Ravenna Città Universitaria per le opportunità di lavoro a partire dal porto, per i consumi ed una didattica universitaria coraggiosa e produttiva per la crescita dell’economia ravennate, nei laboratori, nella ricerca, dalle risorse ambientali all’energia”. “Il lavoro continua verso altri traguardi di eccellenza, di studio e di civismo: dai nuovi posti letto a nuove opzioni didattiche, conclude l’esponente dell’Edera; ma l’esempio che la città e gran parte della provincia stanno offrendo grazie ai tanti sostenitori e finanziatori e grazie ai cittadini tutti e’ la conferma che questi risultati, nell’affluenza, nelle nuove sedi, nelle iscrizioni e nelle opportunità di lavoro, rappresentano il futuro delle nuove generazioni ed un investimento che continua per il quale tutta Ravenna può andare fiera ed orgogliosa”.