Una rete di piste ciclopedonali frequentatissime, intorno alla periferia sud di Ravenna, lunghe complessivamente non meno di cinque chilometri, dove non si vede l’ombra di un cestino portarifiuti. Basta farvi un giro per osservarvi, all’interno o ai lati, cartacce, bottiglie, mascherine e rifiuti di ogni genere, che, restando a terra per lungo tempo, offrono una visione sgradevole di incuria e di indecenza. Certo, c’è poca educazione da parte degli andanti, che però, se ci fossero dei cestini opportunamente collocati, da svuotare con la dovuta frequenza, potrebbero adottare un comportamento altrimenti rispettoso dell’igiene ambientale.

Prima che questo fenomeno finisse sul tavolo di Lista per Ravenna con un dossier di foto, c’è però sotto una storia, che comincia dalla via Bassa, laterale di via Ravegnana a fondo chiuso, a lato di cui c’è una piazzetta. Dotata di panchine e di un tavolo per picnic, nonché esente dal traffico di auto e motori, questo luogo è diventato, specialmente nella buona stagione, un ritrovo ideale per momenti di ristoro e di relax ad uso delle famiglie della zona, col solo grave difetto della mancanza di un cestino portarifiuti. Fattane istanza al Comune, il problema fu risolto installandone un esemplare.

Meno fortuna ha avuto la richiesta di riservare lo stesso trattamento alla pista ciclopedonale che, partendo da questa piazzetta, si dirige su viale Alberti, parte della circonvallazione sud di Ravenna, dividendosi poi in due piste distinte: una che costeggia la destra del viale, per 700/800 metri, verso la rotonda Lussemburgo, all’incrocio con viale Randi; l’altra, lunga circa un chilometro, che si dirama verso la rotonda Croazia, praticamente finendo su viale Galilei.

Complessivamente sono circa due chilometri, percorsi intensamente per passeggiate, spostamenti e attività motorie, spesso con cani al seguito, ma totalmente privi di cestini portarifiuti. Di qui, la segnalazione a Lista per Ravenna perché, rivolgendosi alla Giunta comunale, richieda che si provveda convenientemente al bisogno. Restando nella rete ciclopedonale di questa parte della città, la stessa sorte incombe però sulla pista che da via Ravegnana corre a lato di viale Galilei, confluendo, all’altezza della rotonda Gran Bretagna, in quella che, fiancheggiando via Romea Sud, arriva alla basilica di Classe, dunque ad uso anche turistico, anch’essa priva di cestini.

Già che ci siamo – ci è stato suggerito – va fatto anche presente che queste piste, esclusa quella che va a Classe, presentano numerosi avvallamenti e sconnessioni, risultando a volte quasi impercorribili, e comunque pericolose di sera, specialmente in bicicletta.

Lista per Ravenna si rivolge dunque al sindaco, con opportuna interrogazione, per chiedergli di disporre, tramite gli assessori competenti, rispettivamente all’Ambiente e ai Lavori pubblici, che lungo la rete delle suddette piste ciclopedonali, nella periferia sud della città:

  • siano posizionati dei cestini portarifiuti ogni 200-300 metri (una ventina circa), facendo sì che siano svuotati con la giusta periodicità;
  • siano risanati gli avvallamenti e le sconnessioni che le travagliano.