Giorni e giorni di proclami sia a favore che contro riguardo la demolizione delle torri Hamon. “Eppure nessuno sembra essersi fermato a considerare quanto sia improbabile conservarle come ricordo” afferma Maurizio Marendon. “Siamo in una zona che dovrebbe essere considerata ad altissimo rischio, data l’indiscutibile possibilità di contaminazione del terreno fino a profondità significative. Questo rischio è presente non solo se si mantiene una delle due torri, ma anche per l’eventuale costruzione di un impianto di pannelli solari per l’elettrificazione del canale, così pure per il passaggio del nuovo ponte sul Candiano, dedicato esclusivamente al transito dei camion diretti al porto di Ravenna” afferma Marendon.
“Attendiamo dal Comune e da Arpae le analisi del suolo dell’area”.