Sarà la commissione Politiche per la Salute a continuare ad occuparsi della proposta di legge di iniziativa popolare presentata dall’associazione Luca Coscioni, che chiede di “garantire tempi certi per aiutare le amministrazioni a dare piena applicazione alla sentenza della Corte costituzionale sul suicidio medicalmente assistito”.
Lo ha comunicato in apertura dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna la presidente Emma Petitti che ha ricordato come l’assegnazione alla commissione sia in coerenza con quanto previsto da Statuto e Regolamento dell’Assemblea legislativa.
“Non condivido questa modalità di gestione: come ho avuto modo di dire in capigruppo la prassi di cui si parla non è fonte del diritto, quindi vorrei che si agisse in modo da avere la certezza che entro la fine di questa legislatura la legge venga votata in Assemblea. Si è deciso di schivare il dibattito e questo è ampiamente antidemocratico: se la maggioranza vuole uscire dall’ambiguità dica che entro sei mesi questo progetto di legge verrà votato. Chiedo che il rinvio in commissione Sanità venga votato dall’Assemblea”, spiega Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle).
“Abbiamo parlato di queste cose in capigruppo, ma voglio essere chiara: se anche volessimo non potremmo votare perché non sono stati nominati i relatori e serve passare in commissione. Il Regolamento e lo Statuto vanno rispettati e non è compito della sola maggioranza farli rispettare. Nessuno ha paura di votare ed è ingiusto invocare l’articolo 33 chiedendo l’intervento del Presidente Bonaccini, almeno che non si pensi che che è il Presidente della giunta che ci dice cosa votare”, replica Marcella Zappaterra (Pd).
Sul tema la consigliera Valentina Castaldini (Fi) ha presentato due risoluzioni, una delle quali per chiedere il ritiro della delibera di giunta e la relativa determina sul “comitato etico”. Anche Silvia Piccinini ha presentato una risoluzione perché la legge proposta dall’Associazioni Coscioni venga votata dall’Assemblea entro sei mesi o al massimo entro la fine dell’attuale legislatura. Castaldini e Piccinini hanno anche chiesto la discussione immediata dei due atti d’indirizzo con inversione dell’ordine dei lavori. Le due rischieste sono state respinte dall’Assemblea.