L’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Romagna organizza, nel mese di ottobre, un ciclo di incontri divulgativi dedicati alla straordinaria geologia e ricchezza biologica delle acque carsiche e della Vena del Gesso Romagnola.
Protagoniste della rassegna, aperta ad esperti del settore ma anche a chiunque voglia scoprire di più su questo territorio unico parte del sito seriale UNESCO “Carsismo e grotte nelle Evaporiti dell’Appennino settentrionale – EKCNA”, sarannoalcune ricerche condotte in questi anni nell’Area protetta e il progetto MEIOGYPSOS, ideato dall’Ente e reso possibile grazie ai fondi del programma di ricerca del Centro Nazionale della Biodiversità (NBFC), a valere sulle risorse del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) e del fondo europeo NextGeneration EU.

L’iniziativa si inquadra nel più ampio contesto di eventi diffusi che, a partire dalla primavera, hanno celebrato il ventennale dall’istituzione del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola. Tre appuntamenti serali quindi, a ingresso gratuito e con prenotazione consigliata, offriranno l’occasione di esplorare l’affascinante mondo sotterraneo del Parco attraverso il racconto di esperti speleologi e ricercatori.
Si parte mercoledì 15 ottobre al Museo di Scienze Naturali “Malmerendi” di Faenza, dove si parlerà dell’evoluzione del paesaggio carsico, della genesi delle grotte e della loro datazione, oltre che del ruolo degli speleologi come esploratori moderni. Il secondo incontro si terrà invece mercoledì 22 ottobre a Imola presso la sede del CEAS Imolese, con un focus sui microrganismi – in particolare batteri – che popolano le profondità delle grotte e che consentono la sopravvivenza di piccoli invertebrati, producendo materia organica che diventa nutrimento là dove la luce viene completamente a mancare e la vita è possibile solo per creature altamente specializzate e adattate all’oscurità. A concludere il calendario, l’appuntamento dimartedì 28 ottobre nella Sala Ragazzini della Basilica di San Francesco a Ravenna, con interventi dedicati ad alcuni dei più rappresentativi animali che popolano le grotte – i pipistrelli – e all’idrologia ipogea di Monte Mauro, che con i suoi 515 m s.l.m. è la cima più alta del Parco.
Ogni serata sarà aperta e condotta dai tecnici dell’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Romagna mentre Petra Cattano, naturalista e collaboratrice dell’Ente, presenterà il cuore e i risultati preliminari del progetto Meiogypsos: lo studio che per due anni ha indagato, con tecniche innovative e grazie alla collaborazione con l’Istituto di Ricerca Sulle Acque del CNR di Verbania – Pallanza, la meiofauna delle acque carsiche di 10 grotte della Vena del Gesso Romagnola: un universo infinitamente piccolo di organismi che conducono una parte o la totalità dei propri cicli vitali nei sedimenti dei corpi idrici che scorrono nel sottosuolo, capaci di svelare relazioni tra l’ambiente ipogeo e quello esterno, mettere in luce criticità e minacce e consentire la pianificazione di interventi per la tutela e la conservazione della biodiversità.
Ciascuna appuntamento, a ingresso libero, vede il riconoscimento da parte di AIGAE – Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche e il patrocinio dei Comuni che ospiteranno gli incontri.
Ai partecipanti saranno distribuiti materiali informativi e editoriali sul Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola e unainedita pubblicazione sulla biospeleologia e il progetto Meiogypsos.

























































