Il faentino Davide Servadei nuovo Presidente di Confartigianato Emilia Romagna

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Il Consiglio di Confartigianato Emilia Romagna, riunitosi in via telematica in data 28 gennaio 2020, esprimendo soddisfazione per la nomina di Marco Granelli a Presidente nazionale di Confartigianato, ha eletto con voto unanime il nuovo Presidente regionale nella persona di Davide Servadei, già vice presidente regionale.

Contestualmente il Consiglio ha provveduto a eleggere il Vicepresidente vicario Gilberto Luppi e i Vicepresidenti Graziano Gallerani e Luca Morigi, Tesoriere Davide Cupioli. Confermato Amilcare Renzi come segretario regionale.

“Per me è un grande onore essere stato scelto per questo ruolo, il mio ringraziamento va a tutte le strutture territoriali. Un grazie a Marco Granelli per il lavoro svolto alla guida della Federazione con passione con spirito di servizio e competenza, specialmente in questo ultimo anno così difficile e senza precedenti. Tanti auguri per l’importante incarico di Presidente nazionale che, siamo certi, ricoprirà al meglio e in maniera distintiva”, ha affermato a caldo il neo Presidente regionale Davide Servadei.

“Nei prossimi mesi ci aspetta un duro lavoro – ha aggiunto Servadei. Confartigianato dovrà ripensare al proprio essere e alle modalità di sviluppo di una rappresentanza idonea ad essere utile alle imprese, impegnate in una difficile trasformazione che ha due driver fondamentali e strategici che sono la sostenibilità e la digitalizzazione. Ma sarà altrettanto importante, rinnovare la cultura e la voglia di fare impresa, valorizzare e accompagnare le economie inserite nelle reti brevi delle comunità locali e connesse alle reti lunghe del mondo, la voglia e la capacità delle imprese di partecipare ad un nuovo rinascimento per il nostro Paese. C’è una sfida nazionale rappresentata dalla gestione della Next Generation EU. L’intervento europeo ci offre la straordinaria occasione di ripartire con un passo adeguato alla nostra realtà economica e d’impresa, ma per questo dovremo batterci affinché l’artigianato e la piccola impresa siano centrali, pensando alle prossime generazioni con il senso di responsabilità che ci appartiene. Contestualmente dovremo essere proattivi sia nei confronti del legislatore, ricordo che la Regione Emilia-Romagna, come annunciato dall’assessore Colla, dovrà completare l’iter della Legge regionale per l’artigianato digitale riservando adeguate risorse finanziarie, anche per la formazione degli imprenditori e del loro personale”.

Digitale, Sostenibilità ambientale e sociale, Formazione, Rinnovamento della rappresentanza: “Sono tematiche più che mai all’ordine del giorno, rese impellenti da questa crisi che, nei fatti e nel dolore, ha accelerato l’esigenza di una cambiamento che era già in atto. Sono grandi temi che la Confartigianato affronta da tempo e che sono presenti nelle 12 Tesi ‘verso il 2030’. La coesione, la compattezza, l’unità di intenti saranno la nostra forza nel portare avanti il Valore Artigiano e salvaguardare quel patrimonio di conoscenza, intraprendenza e sostegno che le nostre imprese – e le famiglie che le rendono vive – rappresentano per le comunità della nostra regione”, ha conclusoServadei.

“Il momento è complesso e per superarlo occorre unità, coesione, dobbiamo fare squadra con una guida autorevole. Il fatto di avere trovato una condivisione sul nome di Davide Servadei è motivo di grande soddisfazione – ha sottolineato nel suo intervento Marco Granelli, Presidente regionale uscente e neo Presidente di Confartigianato Imprese -.Sono certo che l’Emilia-Romagna continuerà a dare un importante contributo unitario a tutto il Sistema di Confartigianato Imprese, con al centro quell’idea a noi tanto cara di promuovere e consolidare nel futuro il Valore Artigiano, perno fondamentale della cultura e dell’economia del nostro Paese”.

Note biografiche Davide Servadei

Nato a Faenza (Ra) nel 1963. Coniugato con due figli. Si è formato frequentando i corsi di disegno presso la Scuola Tommaso Minardi e diplomandosi Maestro d’arte con specializzazione in restauro della ceramica presso l’Istituto statale per la ceramica G. Ballardini di Faenza. Dal 1985 lavora a Faenza presso la storica Bottega d’Arte Ceramica Gatti, l’azienda di famiglia, fondata nel 1928 dal ceramista Riccardo Gatti, suo prozio.

Dal 1990 decide di ampliare la produzione ceramica attivando collaborazioni con artisti italiani e internazionali, realizzando opere e mostre per gallerie e musei in Italia e all’estero. Dal 2006 è titolare, con le sorelle Marta e Laura, di Ceramica Gatti 1928. Dal 2006 al 2008 è docente di tecnica della ceramica presso l’Accademia di Belle arti di Ravenna. Davide Servadei ha contribuito al rinnovamento della tradizione ceramica grazie alla sinergia con importanti istituzioni museali, gallerie e artisti da tutto il mondo, ha dato un forte contributo all’applicazione del mezzo ceramico all’arte contemporanea. Ha partecipato alla creazione di opere per eventi quali Biennali d’arte di Venezia e Quadriennali di Roma. Ha collaborato alla realizzazione di molti libri sul tema della ceramica sia antica che contemporanea con musei e case editrici. Negli ultimi anni ha tenuto seminari e conferenze sul rapporto tra artigianato, ceramica e arte contemporanea.

Dal 1994 è membro dell’Accademia degli Incamminati

Dal 2006 al 2008 è docente di tecnica della ceramica presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.

Dal 2003 è socio del Rotary Club di Faenza e nel 2007-08 ne è stato presidente.

Dal 2008 è presidente regionale settore artistico e membro del Consiglio Nazionale Ceramica di Confartigianato.

Dal 2010 al 2017 è presidente nazionale di Confartigianato Ceramica

Dal 2010 al 2017 è membro del Consiglio Nazionale Ceramico presso il Ministero dello Sviluppo Economico

Dal 2010 è membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione della Cassa dei Risparmi di Faenza dal 2014 al 2018 ne è stato vicepresidente

Dal 2012 è presidente di Confartigianato Faenza, vicepresidente provinciale e vicepresidente regionale

Dal 2012 è membro del Consiglio Nazionale di Confartigianato

Nel 2018 è stato nominato maestro d’Arte e di mestiere dalla Fondazione Cologni

Dal 2020 è vicepresidente della fondazione Parise Fioroni