Dopo l’abbattimento dei pioppi in via Cimatti, a Faenza, il gruppo di cittadini “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna” esprime ancora una volta grande preoccupazione “Per la sorte dei 39 pini di viale Romagna a Lido di Savio, di cui 34 mai sottoposti dal Comune a valutazione. Il progetto ‘Parco Marittimo’ è diventato esecutivo senza alcuna valutazione sul loro stato di salute, e persino due pini che da progetto dovevano essere conservati, sono stati abbattuti durante il primo stralcio dei lavori, nel 2024. Poi, a seguito delle documentatissime rimostranze dei cittadini, che hanno posto il caso all’attenzione della comunità scientifica internazionale, il Comune ha commissionato valutazioni all’agronomo Giovanni Morelli. Lo stesso agronomo che, per la ditta Ar.Es., incaricata dal Comune di Faenza e che parrebbe essere intestata alla moglie Stefania Gasperini, anch’essa agronoma, ha valutato i pioppi di via Cimatti”.
Nella sua relazione per il Comune di Faenza, a proposito dei pioppi di via Cimatti, il perito ha valutato da abbattere 30 alberi, aggiungendo però, nella conclusione della perizia, il consiglio di abbattere l’intero viale, 64 alberi.

“In realtà, come rilevato da Faenza eco-logica, appena ricevute le perizie, solo dopo gli abbattimenti, per 21 di questi 30 alberi, la probabilità di cedimento era solo possibile, non elevata né estrema. Per 7 di questi, la possibilità di cedimento era del tutto ‘improbabile’. E invece, tutti abbattuti sia i 30 che i 34 non indicati da abbattere, per un totale di ben 64 pioppi, in un blitz a cavallo del weekend e senza alcuna valutazione resa pubblica nonostante la richiesta urgente dei cittadini. Due restano ancora in piedi, ma il loro abbattimento dovrebbe essere questione di ore”.
Il gruppo “Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna” si chiede quindi: ”Come escludere che questo stesso scenario si possa ripetere uguale, e molto presto, a Lido di Savio, magari ricalcando le stesse motivazioni addotte per Faenza? Tanto più che le ultime 5 prove che ancora dovrebbero essere svolte, a quanto risposto dall’assessore Cameliani al consigliere Ancisi, riguarderanno i pini che nel progetto dovrebbero essere mantenuti. E gli altri? Alberi tra l’altro finora testati non nel sito indisturbato, ovvero in quello in cui hanno vissuto per 50 anni, ma dopo rimozione del manto stradale tramite mezzi meccanici e benne, poi ricoperti di asfalto bollente, il tutto a conoscenza degli incaricati delle prove di trazione.
Eppure i pini sono tutti visivamente in buona salute, ben protetti dagli edifici, tant’è che nessuna delle numerose violente tempeste di vento degli ultimi mesi ha provocato danni. Come confermato nell’ultimo sopralluogo degli esperti svizzeri Erb e Miguel, vista l’importanza dell’alberata per la località e per la moltitudine di cittadini che ha richiesto la loro salvaguardia, il loro abbattimento andrebbe valutato solo se veramente necessario. Non certo esteso a tutta l’alberata come fatto a Faenza”.
I cittadini di Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna esprimono quindi nuovamente solidarietà a Faenza eco-logica e ai cittadini faentini per la perdita dell’alberata di via Cimatti, risalente agli anni Sessanta e Settanta.

























































