Nuovo prestigioso incarico per il faentino Gian Carlo Minardi indicato all’unanimità dall’assemblea dei sindaci del Con.Ami come nuovo presidente di Formula Imola, società che gestisce in concessione l’autodromo Enzo e Dino Ferrari. Oltre a Minardi in qualità di presidente, l’assemblea ha indicato anche il nuovo cda che sarà più ampio, passando dai tre consiglieri attuali a cinque.  La nomina sarà formalizzata nel corso dell’assemblea dei soci di Formula Imola prevista per lunedì prossimo 21 dicembre.

“Una bella notizia -dice il sindaco Massimo Isola- quella della nomina di Gian Carlo Minardi alla guida di una società prestigiosa come Formula Imola alla quale, grazie alla sua esperienza passata, saprà dare sicuramente un apporto importante per il proseguo delle sue azioni. Colgo l’occasione per porgere a lui e al nuovo Cda gli auguri di buon lavoro”.

Gian Carlo Minardi, dopo alcune esperienze come pilota, è stato il fondatore, nel 1980, della scuderia automobilistica Minardi Team. Nel 1985 il team faentino compì il salto in Formula 1, debuttando nel Gran Premio del Brasile con una vettura affidata a Pierluigi Martini. Negli anni si fece notare con diversi piazzamenti e uno splendido settimo posto nella classifica mondiale costruttori nel 1991, quando la Minardi montava il 12 cilindri della Ferrari. Dopo anni in cui la scuderia vide l’innesto di diversi soci, al termine della stagione 2005 il Minardi Team fu ceduta alla Red Bull diventando prima Toro Rosso e recentemente Alpha Tauri. Successivamente Minardi, al quale è sempre stato riconosciuto il merito di scopritore di talenti del volante, ha continuato ad occuparsi di automobilismo in diversi ambiti. Ad aprile del 2008 è stato insignito, dall’Università di Bologna, della laurea Honoris Causa in Prodotti materiali e processi per la chimica industriale. È opinionista televisivo per conto di emittenti televisive e nell’automobilismo sportivo è consulente e supervisore della Scuola federale ‘Aci Sport’. Gian Carlo Minardi inoltre è il presidente storico del Faenza Calcio che con lui arrivò sino alla promozione in C2, categoria poi mantenuta per quattro stagioni ed è stato insignito di due tra i principali riconoscimenti della città di Faenza: Faentino sotto la torre nel 1987 e il premio “Una vita per lo sport” nel 2016.