“Se davvero la sedicente assemblea dello Spartaco, come riferito nel comunicato, ha la volontà di “non saltare a conclusioni affrettate o creare inutili allarmismi” basterebbe alla stessa evitare accuratamente di tacciare la politica (e indirettamente la cittadinanza ravennate) di cedere ad una “spirale razzista e classista che si approccia alla vita umana come un ostacolo da spostare, espellere, ricollocare a proprio piacimento, facendo leva sulla debolezza e sulla miseria intrinseca al nostro ordine sociale”, evitando di utilizzare parole tanto forti quanto fuori luogo oltre che fuori dal tempo e da un mondo in cui la pace sociale è minata proprio dal susseguirsi di fenomeni come questo.
L’assemblea dello Spartaco, un luogo che anche se non “occupato” nel senso stretto del termine era comunque ricettacolo di illegalità quanto meno nelle immediate vicinanze, prenda atto invece del degrado in cui la nostra città sta precipitando, Il che non significa negare la necessità, il merito e l’auspicio di politiche di accoglienza eque e solidali, ma l’esigenza di esercitarle con equilibrio, senza inutile buonismo, e soprattutto senza sacrificare le libertà e i diritti di cui i ravennati devono avere la certezza di poter continuare a godere.
Gli sgomberi di persone senza fissa dimora avvenuti a Ravenna negli ultimi giorni, al vecchio sito Pop up e in via Tommaso Gulli rappresentano un doveroso atto di buon senso e non sono lo specchio e l’effetto di un “sistema omicida” ma di una diffusa cultura dell’illegalità che non può essere accettata, e neppure lontanamente giustificata in nome di uno strisciante buonismo.
Se la brutta notizia per loro è la distruzione di ricoveri di fortuna in cui “avevano trovato riparo vittime di una acuta crisi abitativa” si facciano una ragione del fatto che la buona notizia per la città di Ravenna è che (forse) personaggi dediti innegabilmente all’illegalità hanno finalmente ricevuto il messaggio chiaro che la nostra città si sta risvegliando, grazie all’impegno quotidiano di una politica seria, fatta da sollecitazioni, proposte e denunce, messa in atto da Fratelli d’Italia, capofila di un fuoco incrociato dei suoi alleati oltre che di centinaia di onesti concittadini.
Condanniamo infine la denuncia, contenuta nel comunicato, di “comportamenti intimidatori delle forze dell’ordine” nei confronti delle quali esprimiamo invece il consueto plauso, unito ad un sostegno incondizionato, seppur non scevro da analisi e proposte critiche.
Quanto al “presagio di orizzonti non proprio limpidi per il futuro di questo spazio” l’assemblea sappia che continueremo a vigilare e fare la nostra parte affinché ogni spazio pubblico possa essere utilizzato dalla collettività solo e nell’assoluto primario rispetto della legalità, delle libertà e dei diritti di ognuno, esattamente l’opposto dell’utilizzo che pare essere stato fatto dello Spartaco nel corso degli anni…”
I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia – Ravenna Nicola Grandi, Falco Caponegro, Renato Esposito Anna Greco























































