“Tutti i titolari di un contratto di fornitura di energia elettrica della nostra Regione sono chiamati ad una scelta, nei prossimi giorni. Purtroppo il Governo ha deciso che il primo luglio 2024 sarà superato il mercato di maggior tutela dell’energia elettrica; di conseguenza tutti sono chiamati a scelte rispetto alla propria futura bolletta. In questa fase l’obbiettivo generale dovrebbe essere quello di non ripetere la gestione fallimentare del passaggio al mercato libero nel settore delle forniture gas. Un fallimento, annunciato ampiamente, con la quasi totalità di chi è passato (obbligatoriamente) al mercato libero, compresa la forma Placet, che oggi paga di più la fornitura rispetto ai costi del tutelato, ancora in vita per alcune fasce di cittadini.

Un fallimento per i cittadini, ma un grande affare per le aziende del settore, nell’incredibile disinteresse della politica e degli azionisti pubblici di quelle aziende. Una vergogna nazionale, del tutto rimossa dal dibattito politico, o relegata a fatto minore. Non lo è di certo per le milioni di famiglie che hanno sottoscritto nei mesi scorsi contratti di fornitura a prezzo fisso, e che oggi pagano costi della materia prima fino a otto volte superiori al mercato tutelato. A loro l’invito di Federconsumatori a trasmigrare al più presto verso un nuovo gestore, o a rinegoziare il contratto,

Per evitare che tutto questo accada nuovamente il primo luglio prossimo (ma le scelte vanno fatte entro il 28 giugno), è necessario essere pienamente informati. Purtroppo della grande campagna di informazione annunciata dal Governo non c’è traccia, mentre continua a circolare la falsa notizia che solo una minima parte di cittadini sarebbero coinvolti. Al contrario tutti sono coinvolti.

Proviamo quindi a fare chiarezza, per le due tipologie di contratto in essere:

  1. CHI E’ NEL MERCATO TUTELATO LUCE. Circa il 30% dei contratti di fornitura luce in Emilia Romagna sono nel mercato tutelato. I titolari di questi contratti sono martellati da un incessante telemarketing. A tutti loro consigliamo di scegliere l’opzione “silenzio”. Un silenzio che riguarda i cosiddetti “vulnerabili” oggi nel Mercato di tutela (gli over 75, i titolari di L. 104 e altri), che vi resteranno automaticamente (ma non obbligatoriamente). Federconsumatori consiglia anche a tutti coloro che non hanno questi requisiti, ed hanno una fornitura nel tutelato, di valutare la possibilità di non operare alcuna scelta, “scivolando” così nel Servizio a Tutele Graduali. Un servizio che è stato oggetto di aste pubbliche, con positivi effetti sui costi che saranno applicati, probabilmente inferiori addirittura a quelli dei vulnerabili. La scelta che consigliamo, per tutti coloro che sono oggi nel Mercato tutelato, è quindi quella di non operare scelte. Più avanti nel tempo potranno essere verificati gli effetti di questa scelta, con la possibilità di aderire ad offerte nel Mercato libero.

  1. CHI E’ NEL MERCATO LIBERO LUCE. Circa il 70% dei contratti di fornitura luce sono nel mercato libero, ma concentrati su pochi grandi fornitori. A differenza di quanto accaduto per il Gas i costi nel settore Luce in molti casi sono stati, negli ultimi anni, più articolati. Ciò nonostante l’opzione che oggi pare più conveniente è quella di esercitare la possibilità di rientro nel mercato tutelato entro il 28 giugno 2024, per poi “scivolare”, non operando scelte, nel Servizio a Tutele Graduali. Le difficoltà frapposte dai Gestori a tale passaggio sono l’ennesima dimostrazione della maggiore convenienza per i consumatori, così come lo sono le ripetute affermazioni in questo senso dei vertici di ARERA, l’Autorità regolatrice del mercato dell’Energia. Tornare nel mercato tutelato è un diritto dei consumatori, e nessuno può impedirlo. Eventuali ostacoli frapposti dai Gestori possono essere segnalati alle sedi Federconsumatori. Quindi la scelta che consigliamo, per tutti coloro che sono oggi nel mercato libero, è quella di verificare i contenuti della propria offerta in essere, valutando la possibilità di tornare nel mercato tutelato, per poi entrare a luglio nel Servizio a tutele graduali. Una condizione che oggi appare particolarmente conveniente. Una scelta che, va ricordato, può essere poi revocata in qualunque momento, sottoscrivendo un contratto nel mercato libero.”