“Mentre la guerra avanza nel mondo, massacra i civili e devasta l’ambiente, mentre il nostro stato sta dilapidando soldi nelle armi e nei progetti militari, molte aziende fanno affari con la guerra. Una di queste è la Curti, azienda metalmeccanica di Castelbolognese. Finora nessuna manifestazione pacifista ha bussato alle sue porte. Eppure bisognerebbe iniziare a farlo e chiederle di cambiare rotta.
Un’inchiesta pubblicata sulla testata Weapon Watch, a firma di Linda Maggiori, ha infatti fatto luce sugli svariati coinvolgimenti militari della Curti e della sua controllata NPC.
La Curti non solo è un decennale fornitore della Leonardo, (la più grande azienda statale che produce armi e mezzi militari) per la manutenzione e i ricambi degli elicotteri Augusta, (militari e dual use), ma nel settembre 2023 è entrata nella catena dei fornitori anche per mezzi militari terrestri e navale (Leonardo Difesa).
Dal 1994 Curti è iscritta al Registro nazionale per gli esportatori di armamenti (legge 185). A partire dal 2002 fino al 2023, il nome di Curti Costruzioni Meccaniche non mancherà mai dall’elenco degli esportatori delle Relazioni annuali, in particolare come esportatore di ricambi per l’obice (cannone) semovente PzH 2000 e il veicolo di ricognizione Fennek.
Recentemente (dicembre 2023) la Curti ha vinto un bando nell’ambito del Piano Nazionale Ricerca Militare del Ministero della Difesa per la progettazione di droni militari (progetto AMUS) e andrà avanti 3 anni.
Gemella della Curti è la sua controllata NPC New Production Concept che progetta e realizza nanosatelliti ad uso civile e militare. Nel 2022  il raggruppamento temporaneo di impresa (Rti) formato da NPC, U-Avitalia Srl, Università di Roma “Tor Vergata” e Università di Roma “La Sapienza”, ha vinto un bando nell’ambito del Piano Nazionale della Ricerca Militare, (progetto IDRA) per nanosatelliti militari. Scandalosa anche la costante presenza delle Università nei progetti militari!
La NPC vanta anche di una passata collaborazione con Israele, in particolare con la Elbit System tristemente nota per la fabbricazione di droni killer.
Ma quello che viene unicamente pubblicizzato e sbandierato è il lato civile di queste due aziende.
La stampa ha dato grande risalto nel novembre 2023 al bando “civile” Aerospace Economy della Regione Emilia Romagna, vinto dalla Curti e Università di Bologna, con oltre 600 mila euro di fondi pubblici per la progettazioni di elicotteri droni ad alta capacità di carico.
Visto il grande coinvolgimento di Curti con il settore difesa, il rischio è che l’utilizzo civile farà da battistrada a possibili – quanto non ancora prevedibili – applicazioni militari. 
Persino nella collaborazione, dal 2022, con il Dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Bologna e Hera, rispunta qualche implicazione militare. In progetto è la realizzazione di un impianto di pirogassificazione termica a Imola (con le relative emissioni inquinanti e climalteranti) mediante un finanziamento del PNRR da 2,2 milioni di euro, per recuperare scarti di aeromobili per creare nuove fibre di carbonio. Chi sarà il fornitore di “scarti di aeromobili”? Ovviamente Leonardo Spa.
Tutti conoscono l’elicottero Zefiro, invenzione della Curti, “civilissimo” e utile nelle missioni di soccorso, e stupisce trovarlo in una rivista militare (RID) sotto forma di elicottero drone militare, per missioni “multidominio” (progetto Proteus) chiamato con il nome militare VTUAV ZEPHIRIIB.
In tutto ciò, l’ad Alessandro Curti in un incontro pubblico del 2022 disse che la Curti non aveva più a che fare con le armi e pure i sindacati (recentemente interpellati) dicono di non saper nulla.
Per tutti questi motivi come Faenza Eco-logica invitiamo le associazioni pacifiste e ambientaliste ad organizzare un sitin pacifista proprio davanti alla Curti per chiederle di abbandonare ogni collaborazione con la Leonardo e tutti i progetti militari avviati e futuri.
Basta guerra!”
 
Faenza Eco-logica