In via Carrarone Chiesa a Mezzano esiste un complesso condominiale, alquanto datato, di case popolari del Comune di Ravenna gestito da Acer Ravenna. Composto di tre edifici a due piani, già da anni si sarebbe dovuto rifarne le tubazioni dell’acqua potabile, a dir poco fatiscenti. Nulla essendo invece stato fatto, in uno dei tre edifici si sono verificate, da un anno a questa parte, quattro rotture nella stessa tubazione, con fuoruscite di grandi volumi di acqua a carico dei contatori di due coinquilini. Riparate ogni volta con interventi tampone di un idraulico , l’ultima è avvenuta il 17 giugno scorso, quando l’acqua è dilagata all’aperto.

L’inquilino che aveva subìto prima di allora per due volte il medesimo fatto senza rendersene conto se non all’arrivo delle bollette, essendo la tubazione sotto il cortile da dove l’acqua non era mai fuoruscita, ci ha raccontato e documentato le seguenti peripezie.

Anziano e solo, con bollette dell’acqua tra 30 e 50 euro, otto mesi fa gliene pervenne una da 400 euro circa, di cui fece subito segnalazione ad Acer. Ottenne appena la riparazione sommaria della tubazione nel punto di rottura, nonostante la consapevolezza che, aggiustata quella, altre se ne sarebbero aggiunte. Lo ha dimostrato la bolletta arrivatagli questo mese, addirittura pari a 1183 euro, assolutamente non sostenibili dalle sue tasche, altrimenti non starebbe in una casa popolare del Comune. Né tocca agli inquilini rifare le condutture dell’impianto idraulico, che è un dovere assoluto della proprietà.

Dopo una serie di diatribe e scontri con Acer, le cose si sarebbero forse chiarite così. Fatta la consegna manuale, da parte dell’inquilino, di copia delle bollette “esagerate”, ACER provvederebbe a rimborsarlo dei costi eccedenti la misura media delle sue bollette normali, per il 20% a carico di un’assicurazione attivata da Hera (gestore del sistema idrico comunale) e per il resto di ACER stessa.

La consegna manuale di quanto sopra è avvenuta il 17 giugno. Tornato a casa, l’inquilino ha però visto allagato il cortile stesso, laddove era stata appena riparata la terza rottura.

Occorre dunque chiedere al sindaco spiegazione di quanto segue:

  • se l’andamento dei fatti e la soluzione ai danni economici sofferti dall’inquilino incolpevole corrispondono a quanto sopra esposto;
  • in ogni caso, perché Acer non ha provveduto, e se intende farlo ora, al rifacimento delle condutture idriche del complesso edilizio di case popolari situato in via Carrarone Chiesa a Mezzano, così da evitare interventi in serie di riparazione delle loro rotture, non risolutivi, bensì più costosi e dispersivi di denaro pubblico.