Il Popolo della Famiglia interviene con una nota a seguito delle dichiarazioni della Vice Presidente della Regione Emilia Romagna Irene Priolo, la quale, facendo riferimento a cosa è stato fatto ad un anno dall’alluvione, ha espresso l’intenzione di delocalizzare imprese e residenti che si trovano in zone definite a rischio.

Mirko De Carli, Consigliere Nazionale del Popolo della Famiglia e Consigliere comunale a Riolo Terme:  “È gravissimo che ad un anno dalle alluvioni che hanno ferito la Romagna, non siano stati individuati gli opportuni interventi correttivi per mettere in sicurezza imprese e cittadini.

Mettere in campo la strategia della delocalizzazione è un forte segnale di allarme.

Abbiamo argini che ancora debbono essere ripristinati. La passerella, l’ennesima, sull’argine destro del Fiume Senio denota una confusione totale. Occorre sottolineare nostro malgrado che l’azione della Struttura Commissariale, anche in termini di interventi per la protezione del territorio, è stata fino ad ora ancora troppo poco incisiva. Tornando al tema della delocalizzazione, che come Popolo della Famiglia scongiuriamo, ci stupiamo di come nemmeno si riesca a comprendere l’enorme emergenza abitativa in cui ci si ritrova, considerando le difficoltà ancora prima dei fatti alluvionali. L’unica soluzione è investire sui territori con pragmatismo. Gli argini si riparano con gli escavatori, non con le passerelle.”

Alessandro Vitali, dirigente comunale de Il Popolo della Famiglia a Faenza e segretario regionale  del Movimento Giovanile del PDF, prosegue: “Dopo le prime settimane che hanno seguito a Faenza le due alluvioni, avevo richiesto il commissariamento del governo regionale emiliano romagnolo per le evidenti mancanze in termini di investimenti e di manutenzione sui territori. Ebbene un anno dopo resto ancora più convinto di quanto la mia Richiesta fosse centrata. La struttura Commissariale creata dal Governo Meloni ha infatti agito affiancando la Regione, non consentendo un cambio repentino di passo sulla gestione del territorio. Nelle ultime settimane Inoltre, Segnalo come il governatore Bonaccini sia più interessato alla corsa alle elezioni europee; le continue uscite della Vice Presidente Irene Priolo ne sono la dimostrazione. I territori della Unione della Romagna Faentina hanno bisogno di opere strategiche per la messa in sicurezza. Delocalizzare significa proseguire sulla falsa riga del pessimo lavoro che ci ha portato ai fatti dello scorso anno. Invitiamo il Governo a prestare maggiore attenzione, perché questo è un punto di non ritorno.”