Per il 2024 le Cooperative Agricole Braccianti di Ravenna si sono impegnate nel coltivare circa 250 ettari di terreno a barbabietole da zucchero, bio o in produzione integrata, con aree seminate a erbai fioriti per agevolare la coltivazione, grazie alle proprietà delle essenze selezionate nei miscugli, migliorare la biodiversità e fornire alle api aree di bottinaggio.
Tutto questo grazie a un progetto condiviso con il Coprob, Cooperativa produttori bieticoli e unica realtà del settore bieticolo saccarifero in Italia con sede principale a Minerbio nel bolognese, e Conapi, Consorzio Nazionale Apicoltori di Monterenzio (Bologna), che vanta oltre 600 apicoltori e 110.000 alveari su tutti il territorio nazionale ed attiva nella produzione di miele e prodotti dell’alveare di alta qualità.
Non solo, nell’ambito delle nuove politiche comunitarie 2023-2027, le CAB hanno dedicato 100 ettari di terreni a semine utili per gli insetti impollinatori, ovvero con miscugli di piante dette mellifere, il cui nettare è utilizzato dalle api per elaborare il miele, come previsto dall’Ecoschema 5 della Politica Agricola Comune.
La Giornata Mondiale delle Api, fiori tra le culture delle Cab* si celebra il 20 maggio: le sette CAB socie di Promosagri continuano a ribadire l’importanza della difesa degli insetti impollinatori, la cui sopravvivenza e produttività è messa a grande rischio dai cambiamenti climatici e dagli eventi estremi, proprio come quelli degli ultimi giorni. Un tema che le sette Cooperative portano avanti da tempo, come accaduto lo scorso luglio in Agrisfera con Conapi e Granarolo, quando furono collocati alveari nelle stalle di allevatori della filiera cooperativa del latte.
“Questi incredibili insetti, siano essi domestici o selvatici, sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul Pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo. Ecco perché è compito di tutti noi preservarle e difenderle. E, anche in questo caso, le CAB sono in prima fila”, ricorda Stefano Patrizi, presidente di Promosagri.
“Le api sono anche un simbolo straordinario, anche per i cooperatori, di operosità e comunità”, sottolinea Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna, “ma anche indicatrici sensibilissime dello stato di salute del Pianeta”.
“Ormai da anni – conclude Paolo Rosetti, vicepresidente di Promosagri – le nostre cooperative socie ospitano le arnie di 30 apicoltori, tra fissi e nomadi. Una presenza essenziale anche per le nostre aziende, poiché contribuisce al circolo vitale dell’impollinazione e, dunque, al ciclo della produzione agricola”.
Il patrimonio delle sette Cooperative Agricole Braccianti è un bene accumulato in 140 anni di lavoro e sacrifici da generazioni di braccianti. Un patrimonio intergenerazionale, collettivo e indivisibile, perché di proprietà delle cooperative e non dei soci, di circa 12.000 ettari, che continua ad assicurare lavoro ai soci anche nelle annate più complesse.