“Fratelli d’Italia di Bagnacavallo nel ricordare l’anniversario delle 2 alluvioni, vuole far presente che il territorio comunale di Bagnacavallo non può, ancora, considerarsi in sicurezza.
Nicholas Anzellotti e Gianfranco Rambelli esponenti locali di FdI, dichiarano che se il tratto Boncellino-Traversara è stato in parte “ripulito” dalla vegetazione anche per ristrutturare gli argini danneggiati, non si può dire lo stesso dal ponte di Villanova a Valle, dove non è stato fatto alcun tipo di intervento.
Come si vede dalle foto allegate è presente una folta vegetazione che in caso di piena rischia di rallentare enormemente il deflusso delle acque, proprio come accaduto un anno fa.
È paradossale che le casse di espansione del fiume Lamone non siano potute entrare in funzione perché l’acqua ha trovato svariati impedimenti lungo il percorso.
Quindi con tutta la vegetazione ancora presente a Villanova, è ipotizzabile che in caso di piena, l’acqua arrivando in quella zona subirebbe un forte rallentamento, causando di conseguenza un aumento della pressione sugli argini e quindi un forte pericolo per il territorio comunale.
Rambelli e Anzellotti dichiarano inoltre che questa situazione la prenderanno molto a cuore se eletti nel consiglio comunale e vogliono vederci chiaro sui vincoli che determinano le zone ZPS e SIC in quella zona: “noi pensiamo che la messa in sicurezza del territorio e quindi dei cittadini e delle loro abitazioni sia prioritaria. Il territorio comunale va messo in totale sicurezza, quindi anche nelle frazioni di Villanova e Glorie; ricordiamo che Villanova è stata 10 giorni sott’acqua”.
Infine vogliamo ricordare che i contributi del Governo per la messa in sicurezza sono stati stanziati ed erogati, poi i comuni non sempre ne fanno uso e anzi, continuano a lamentarsi, ma qui ripetiamo a gran voce che è il momento di agire e di mettere da parte le polemiche e le ideologie, pulendo così i corsi d’acqua e istituendo un piano di controllo degli animali fossori.
Certe ideologie, invece di salvaguardare l’ambiente, lo hanno stravolto, è sufficiente pensare a quanti animali sono morti con le alluvioni. Anche a livello europeo vanno cambiate determinate regole e pensare che il PD candidi degli “ambientalisti estremisti” dovrebbe preoccupare, e non poco, i cittadini.
È ora di cambiare sia a Bagnacavallo, che in Europa, concludono Anzellotti e Rambelli.”