“Questo comitato esprime perplessità circa il coordinamento dei lavori di pulizia del Fiume Ronco, in particolare per quello che riguarda il territorio al confine tra la Provincia di Forlì e la Provincia di Ravenna, ovvero dove si colloca anche il paese di Coccolia.
A dispetto di quanto sarebbe ragionevole aspettarsi, lo sfalcio radicale della vegetazione all’interno dell’alveo fluviale è stato effettuato SOLO A MONTE del Fiume Ronco, ovvero nel tratto che interessa la provincia di Forlì, mentre NON E’ STATO EFFETTUATO (e non è dato sapere se e quando questi lavori avranno luogo) nel tratto A VALLE, ovvero quello terminale che attraversa la provincia di Ravenna.
Pur non essendo in alcun modo competente in materia, facendo una considerazione di carattere generale anche in riferimento a quanto messo in opera per quello che riguarda i lavori di straordinaria manutenzione del Canale Ravaldino che si immette nel Fiume Ronco proprio a Coccolia e che proprio da qui sono partiti, ci si aspetterebbe che per questo genere di intervento si debba iniziare dal punto più a valle e procedere progressivamente verso monte, in modo da rendere più sgombero per primo il tratto più delicato, ovvero quello finale.
Invece si rileva, come è anche riportato nelle immagini in allegato, che la rimozione totale della vegetazione all’interno del Fiume Ronco – posto che questo tipo di intervento sia il più idoneo per le criticità che si propone di mitigare, circostanza riguardo alla quale lo scrivente non ha le necessarie competenze per esprimere un parere – è stata effettuata solamente fino a Via Zisa in Località Borgo Sisa, ovvero esattamente dove termina il territorio di competenza della provincia di Forlì, ed è stato completamente tralasciato tutto il successivo tratto Ravennate del Fiume Ronco.
Questo comitato ricorda che proprio questo territorio di confine, ed in particolare le frazioni di Borgo Sisa e di Coccolia, che è subito più a valle, sono stati tra i territori del forese più duramente colpiti dai danni diretti della esondazione del Ronco durante gli eventi alluvionali del maggio 2023, circostanza evidenziata anche dall’allora Sindaco di Ravenna De Pascale durante l’inaugurazione di uno scivolo per bambini nel Parco Lagosti di Coccolia, avvenuta al termine dei lavori di ripristino degli ingenti danni che aveva subito questa porzione di territorio.
Considerato quanto fino a qui esposto, questo comitato ha il DOVERE di evidenziare le perplessità che riguardano il coordinamento dei lavori di sfalcio all’interno del Ronco, la cui competenza dovrebbe essere della Regione, per richiamare l’attenzione di tutte le istituzioni coinvolte in queste attività, sul potenziale pericolo che questa situazione rappresenta per questo territorio di confine già duramente provato dalla precedente alluvione: l’ingombro costituito dalla vegetazione in questa zona del fiume rappresenta infatti un potenziale “collo di bottiglia” per il deflusso delle acque verso valle che, arrivando fino a qui a grande velocità e in grande quantità, vista l’assenza di vegetazione, trovano improvvisamente un ostacolo alla loro corsa verso il mare, con tutti i rischi che questa circostanza comporta per questo territorio e per quelli più a valle.
Si chiede che la Regione adotti tutti i provvedimenti per fare fronte alle possibili conseguenze che una cronologia dei lavori di sfalcio così organizzata può comportare per Coccolia e per le aree circostanti, di per se già particolarmente a rischio idrogeologico visti i trascorsi.”
Niccolò Boattini
Presidente Comitato Cittadino Coccolia