“Apprendo con dolore della morte di Archildo Babini ultimo sopravvissuto della battaglia di Capo Bon. Archildo era il decano dei Repubblicani ravennati con i suoi 100 anni vissuti interamente in coerenza con i principi mazziniani. Porteremo sempre nel cuore il suo ricordo e  ci è di conforto sapere che la sua parabola umana è stata la conseguenza della sua fede politica. Ci consola ancor più il fatto di averlo degnamente festeggiato lo scorso novembre a San Michele in una mattinata intensa interamente dedicata a lui, al suo impegno e alla sua opera. Il suo esempio sarà sempre vivo in ogni Repubblicano ravennate e in quanti hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerlo e di apprezzarne le grandi qualità umane. Alle figlie Paola e Neda  e a tutta la sua famiglia i sensi del più profondo cordoglio da parte di tutti i Repubblicani della provincia di Ravenna” commenta così Eugenio Fusignani, Segretario Provinciale del Partito Repubblicano Italiano. 

Anche i repubblicani della sezione A.Saffi di San Michele piangono la scomparsa del loro iscritto, Archildo Babini, cento anni di orgoglio per l’edera, l’ultimo marinaio scampato alla tragedia di Capo Bon e poi reduce dai campi di concentramento nazisti e poi artigiano, pittore e poeta. Lo ricordano i concittadini Giannantonio Mingozzi e Massimo Cimatti, che nel novembre scorso promossero la celebrazione di un compleanno così importante. “Il suo orgoglio, la sua passione politica ed ideale, le vicende di una vita straordinaria tradotta in un libro sono stati per noi e sempre saranno un insegnamento indelebile”, ricordano Mingozzi e Cimatti; alcuni anni fa ricevette in comune la medaglia d’onore del Municipio, testimonianza di una vita piena di sacrifici ma anche simbolo patriottico e di insegnamento civico, e la nostra bandiera sarà sempre al suo fianco, concludono i sanmichelesi, perchè è un onore poterlo sempre annoverare tra i nostri iscritti e protagonista indelebile della nostra storia patria e repubblicana.