“Quello approvato nella tarda serata di martedì 22 dicembre è il primo, e spero l’ultimo, bilancio che questa Regione presenta nel pieno di una pandemia. Una manovra da 12,5 miliardi di euro che risente dell’andamento dell’economia nazionale, di una situazione di finanza pubblica particolarmente complessa e di un regionalismo differenziato di cui abbiamo per ora intuito solo le potenzialità, oltre che dall’evoluzione dell’epidemia da Covid-19 con le sue terribili ripercussioni su salute, gestioni sanitarie e tessuto socio-economico”. Manuela Rontini, consigliera regionale e presidente della Commissione Politiche economiche, commenta la manovra di bilancio regionale, di cui è stata relatrice in Aula.

“In attuazione delle scelte fondamentali del programma di mandato della Giunta Bonaccini e della maggioranza che la sostiene, il bilancio di previsione 2021-2023 della Regione Emilia-Romagna assume come priorità welfare e sanità, trasporti e scuola e il sostegno alle imprese, attraverso una serie di strumenti finalizzati alla ripresa economica e alla salvaguardia della coesione sociale: il tutto, senza aumentare per il sesto anno consecutivo la pressione fiscale. –spiega Rontini – Questo è possibile perché, anche se siamo in una fase di transizione sui fondi europei, la cui programmazione ripartirà il prossimo anno, l’accordo promosso dall’assessore Calvano col Governo e il fatto che i nostri conti sono in ordine, ci ha consentito di costruire il bilancio 2021 con le stesse entrate previste al 1°gennaio 2020, pre Covid”.

“Abbiamo macro obiettivi strategici da realizzare, sanciti anche con il nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima: Emilia-Romagna regione della conoscenza e dei saperi; della transizione ecologica; dei diritti e dei doveri; Emilia-Romagna regione del lavoro, delle imprese e delle opportunità. Quattro sono i processi trasversali per raggiungerli trasformazione digitale, semplificazione, promozione della legalità e partecipazione”prosegue la consigliera Rontini.

“Come relatrice di maggioranza, ho avuto modo di conoscere più compiutamente tanti aspetti del nostro Ente, che spero possano essermi utili nel mio impegno di Consigliera regionale, che ho sempre cercato di esercitare nell’unica modalità che conosco. –conclude la relatrice Rontini – Da una parte essere un orecchio per ascoltare le cose che non vanno, portarle a Bologna in viale Aldo Moro e cercare insieme risposte alle difficoltà evidenziate da famiglie, imprese e cittadini. Dall’altra essere megafono delle opportunità che si aprono a seguito delle norme e dei provvedimenti che approviamo, raccontarle ai territori e costruire con loro delle progettualità capace di coglierle”.