Ieri pomeriggio, 15 settembre, una delegazione dei cittadini di Mezzano residenti sulla via Reale ha incontrato il sindaco per esporre la propria protesta sulle due questioni irrisolte circa la condizione indegna in cui è stata ridotta questa strada:

  • lo stato impressionate della pavimentazione, colabrodo di buche, crepe e spaccature, su cui bestioni di ogni portata corrono rumorosamente a tutta velocità di giorno e di notte, impedendo a chiunque di riposare o dormire;
  • la costruzione di una variante tra Ravenna ed Alfonsine, su cui dirottare il traffico pesante della Reale.

IGNOBILE MASSACRO DI UNA STRADA

Sulla prima questione Lista per Ravenna, attivata dai coniugi Baldini, presentò al sindaco il 28 luglio l’interrogazione intitolata: “L’IGNOBILE MASSACRO DI VIA REALE. Urgentissimo il rifacimento della pavimentazione”. I lavori di rifacimento, promessi da Anas per lunghi mesi, non avevano ancora dato segnali di avvio. Chiedemmo al sindaco garanzie in merito.

  • La risposta è stata che il 24 agosto ANAS avrebbe consegnato alla ditta appaltatrice i lavori, che, interessando il tratto della via Reale tra Camerlona ed Argenta, consistono nella fresatura e nella posa di conglomerato bituminoso di tipo semiaperto (binder) e di tipo chiuso (tappeto d’usura) per uno spessore totale variabile, a seconda dello stato di ammaloramento della pavimentazione, di 11- 6 cm. L’inizio delle lavorazioni sarebbe iniziato il 1° settembre per concludersi entro 60 giorni. Passate due settimane senza che si sia vista l’ombra di un cantiere, diversi cittadini residenti tra Mezzano e Alfonsine ci hanno chiamato chiedendo spiegazioni, che abbiamo appena ottenuto dall’assessore ai Lavori pubblici Fagnani: i lavori sono stati effettivamente consegnati il 24 agosto, alla cooperativa CBR di Ravenna, la quale, però, non è stata messa in condizione da ANAS di cominciare l’opera. La dirigente comunale del servizio Strade sta tentando di ricevere spiegazioni, senza che ANAS risponda da due settimane.
  • Che un’azienda dello Stato non mantenga impegni assunti verso enti pubblici locali importanti, quali sono il Comune e la Provincia di Ravenna, presieduti entrambi dal sindaco De Pascale, rappresenta un’inadempienza e una mancanza di rispetto gravissimi verso l’intera cittadinanza da lui rappresentata, che richiedono una sua reazione forte non solo verbale, e non solo politica. Lista per Ravenna gli chiede di pretenderla dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, peraltro del suo stesso partito, alla quale ANAS è sottoposta. Oltretutto, il ritardo dei lavori rischia che si prolunghino nella stagione invernale, con effetti ancor più disastrosi sulla transitabilità e la sicurezza della strada.

VARIANTE AL PALO

La seconda questione richiama l’altra solitaria battaglia di Lista per Ravenna, quella ultradecennale decisiva, volta a far sì che i bestioni non passino più in mezzo alle case dei ravennati, e solo tra le loro in tutta l’Emilia-Romagna. Bisogna fare gli ultimi due tratti di variante alla statale Adriatica nella provincia di Ravenna: tra Ravenna ed Alfonsine (km 15,9) e tra Taglio Corelli ed il ponte Bastia sul fiume Reno (km 16,5). Si completerebbe la superstrada Ravenna-Ferrara, realizzata da anni solo nella provincia di Ferrara. Sulla Reale resterebbe unicamente il traffico leggero. Il tratto Ravenna/Alfonsine è entrato nel Piano Regionale Integrato dei Trasporti, grazie ad un emendamento proposto da Lista per Ravenna tramite la Lega della Regione Emilia-Romagna, solo nella sua ultima versione (PRIT 2025), adottata il 7 luglio 2019. Manca però la sua definitiva approvazione, indispensabile perché almeno se ne possa iniziare il lungo iter. Il sindaco De Pascale assicurò, in consiglio comunale, che sarebbe avvenuta entro ottobre 2019. Ma non se ne sa ancora niente.