“Il 14 giugno 2023, in una ampia zona del quartiere Darsena di Ravenna (vie Perilli, Umago, Aquileia, Tommaso Gulli, Eraclea e loro dintorni), sono stati rimossi dalla raccolta differenziata i cassonetti per gli sfalci e le ramaglie, perché utilizzati, detto da Hera, “in maniera impropria da alcuni utenti che, incuranti del servizio di raccolta rifiuti svolto con la modalità del porta a porta, vi conferiscono ogni tipo di rifiuto, rendendo di fatto vano il recupero delle ramaglie”.

Non essendo stato proposto un servizio alternativo, molti cittadini hanno immediatamente sollevato accese proteste, una delle quali, pervenuta a Lista per Ravenna e rilanciata tal quale al servizio Ambiente del Comune il 15 giugno, lamentava quanto segue: “Tutti vengono puniti per la scorrettezza di qualcuno. Troviamo questo metodo da caserma un metodo stizzoso, arrogante e dichiaratamente rinunciatario, che denota un atteggiamento autoritario, presuntuoso e al tempo imbelle. Creerà un peggioramento della gestione dei rifiuti, con abbandono sparso, già verificabile stamattina, e propagazione del problema. Alle nostre proposte (trovate zone più visibili per i cassonetti di sfalci e ramaglie in modo da esporre al pubblico chi li usa indebitamente, rendeteli apribili automaticamente con carta a lettura ottica o con chiave, mettete videocamere di deterrenza, ecc.) ci è stato suggerito di inviare una lettera ad Hera e al Comune”.

Il servizio Ambiente, rispondendo a Lista per Ravenna di averne “preso in carico” la  richiesta di trovare una soluzione, ha anche comunicato che “l’obiettivo è comunque di fornire cassonetti per gli sfalci a chi ne ha bisogno, magari con cassonetti dedicati”. Era il 21 giugno. Nulla tuttavia si è mosso per qualche mese, nonostante nostri solleciti e insistenti reclami dei cittadini, portati avanti anche dal vicepresidente del Consiglio territoriale della Darsena Alessandro Garofalo. Lista per Ravenna è stata dunque indotta, in vista anche di una possibile denuncia per interruzione di pubblico servizio, a verificare come, in un quartiere come quello della Darsena, con abitazioni in larga parte fornite di giardini, composto da 20.000 utenze (18.000 famiglie e 2.000 attività̀), su 67 cassonetti per sfalci e ramaglie, ne erano rimasti attivi con certezza solamente 31, meno della metà, a fronte di 33 rimossi e di 7 “in monitoraggio”.

 

SERVIZIO RIPRISTINATO, MA SMINUITO

In settembre, la raccolta delle ramaglie è stata ripristinata solo per i residenti nella zona di via Perilli, distribuendo alle famiglie delle singole abitazioni bidoni da 120 litri con ritiro bisettimanale. Finché, alla nostra richiesta ultimativa, avanzata il 23 settembre, di un intervento generalizzato risolutivo, la risposta del servizio Ambiente, pervenuta il 5 ottobre, è stata la seguente: Abbiamo richiesto da Hera di fornire adeguato e invariato servizio alle utenze poste nella zona che necessitassero di conferire sfalci e ramaglie. Pertanto gli utenti che desiderano ricevere un contenitore dedicato, senza oneri aggiuntivi, possono farne richiesta inviando una email a DifferenziataRavenna2021@gruppohera.it. Hera ci informa che ad oggi sono arrivate una decina di richieste.  Alcuni cittadini ci hanno però detto che l’offerta del nuovo servizio “non è stata evidenziata né in alcun modo comunicata e diffusa”, raccolta perciò da poche persone informate in altro modo. Messo al corrente da Lista per Ravenna, un cittadino ne ha fatto richiesta, ricevendo da Hera questa risposta: “Siamo giunti a conclusione che ci è possibile consegnarvi due contenitori da 120 litri di organico in cui conferire sfalci d’erba e piccole potature, che sono da mantenere su suolo privato e da esporre su suolo pubblico nelle giornate di raccolta dell’organico indicate da calendario”.

L’interruzione del servizio pubblico in questione è cessata dunque dopo circa quattro mesi, una durata troppo lunga e inaccettabile, avvolta in un silenzio inspiegabile dell’amministrazione comunale, e comunque con una soluzione di ripiego, che riduce la qualità e la completezza della raccolta differenziata, punendo immeritatamente un vasto quartiere urbano, già oppresso da altre trascuranze. Nell’aprile scorso, Hera ha annunciato di avere attivato a Castelbolognese, stessa provincia di Ravenna, l’installazione di cassonetti stradali intelligenti (Smarty) per sfalci e potature, apribili con Carta Smeraldo, ad uso esclusivo e gestione delle utenze che ne faranno richiesta”.

 

UNA DOMANDA AL SINDACO 

Da lunedì 16 ottobre, la Carta Smeraldo viene introdotta anche a Ravenna, annunciata da Hera, nel porta a porta della “zona rosa, vero e proprio cuore del centro storico”, per i cassonetti della raccolta indifferenziata. Non si sarebbe potuto e non si può ancora fare altrettanto nel quartiere (purtroppo già grigio) della Darsena? Questa è la domanda che poniamo, con la presente interrogazione, al sindaco. Se c’è, batta un colpo.”

 

Alvaro Ancisi

(capogruppo di Lista per Ravenna)