“La prospettiva di una “nuova Ravegnana” tra Ravenna e Forlì si sta finalmente orientando verso la messa in sicurezza della strada, allargandone la carreggiata a 9 metri, superandone gli attraversamenti urbani e le intersezioni critiche, rivedendone l’innesto con la tangenziale di Ravenna e collegandola con l’aeroporto di Forlì. Dopo la commissione urbanistica del 21 settembre, tale orientamento è apparso chiaro per quasi tutto il consiglio comunale di Ravenna e pienamente condivisibile con Forlì” afferma Alvaro Ancisi, Capogruppo di Lista per Ravenna.

“Nel corso della riunione, è stata però sollevata la necessità di mettere in sicurezza anche l’argine del fiume Ronco a lato della Ravegnana. L’ing. Alfeo Brugnara, dirigente della Viabilità nella Regione Emilia Romagna, ha risposto che “l’intervento di consolidamento dell’argine del Ronco è già previsto”. Questo problema ne richiama però l’aspetto più nevralgico, che attiene alla centrale idroelettrica posta sul fiume alla chiusa Farini, in località San Bartolo. Il 25 ottobre 2018, una parte della chiusa crollò addosso all’argine, causando la morte del ravennate Danilo Zavatta, tecnico della protezione civile impegnato in attività di controllo. I lavori di ripristino imposero la chiusura della strada per dieci mesi” prosegue Ancisi.

“Nessuno parla più della centrale, come se non fosse un problema. Lista per Ravenna se n’è invece occupata il 28 agosto 2019 con una interrogazione al sindaco, chiedendo informazioni e sollecitando garanzie di tutela ambientale nell’eventualità di una ripresa futura della sua attività. La risposta, arrivata oltre un anno dopo grazie all’ultimo perentorio sollecito, è stata la seguente: ARPAE, agenzia regionale per l’ambiente, ha dichiarato la decadenza della concessione e dell’autorizzazione date alla centrale; la proprietà della centrale ha presentato ricorso al Tribunale delle Acque “che dovrebbe esprimersi entro fine anno”; ASTPC, agenzia per la sicurezza territoriale, ha ancora in corso i lavori di sistemazione dell’alveo e degli argini in corrispondenza della curva, “che dovrebbero concludersi entro la prossima estate” (2021 nda)” afferma Ancisi.

“Avvisiamo fin d’ora che su questa vicenda, incombendo gli accertamenti della Procura della Repubblica su una serie di responsabilità anche penali a carico della pubblica amministrazione, messe in evidenza nella nostra interrogazione al sindaco, intitolata appunto “Responsabilità pubbliche sul crollo della diga di San Bartolo”, Lista per Ravenna continuerà a vigilare e ad attivarsi senza tregua. Non si può mettere mano alla riqualificazione della Ravegnana senza la certezza che l’argine fluviale al suo fianco resista ad ogni intemperie atmosferica o sventatezza umana” conclude Alvaro Ancisi.