“Da tempo abitanti di Casal Borsetti e di Marina Romea, avendo raccolto voci insistenti sulla prossima installazione di un impianto di telefonia mobile a ridosso del ponte sul fiume Lamone tra Marina Romea a Casal Borsetti, avevano interpellato il presidente del comitato cittadino dei Lidi nord Massimo Fico, chiedendogli di ottenere chiarimenti e precisazioni sulla fondatezza di tale ipotesi, preoccupati dell’impatto ambientale che ne deriverebbe su un’area protetta di rilevante interesse naturalistico e turistico” afferma Alvaro Ancisi, Capogruppo di Lista per Ravenna.

“Lista per Ravenna, fattasi interprete e mandataria di questa istanza, si è attivata al riguardo presso l’amministrazione comunale, alla quale spetta autorizzare tali insediamenti, giungendo alla seguente definizione dei fatti” prosegue Ancisi.

“In effetti, era in corso già da settembre scorso la richiesta di installazione di una nuova stazione radio base, da parte di Wind 3, tra Marina Romea e Casal Borsetti, nell’incrocio tra via dei Capanni e via Giovanni Spallazzi, a ridosso del fiume Lamone e del sistema viario principale e a brevissima distanza dalla spiaggia, su un’area definita urbanisticamente dal Comune come “Zone boscate e/o arbustive”. “Il palo, la cui altezza prevista è di oltre 30 metri – ha scritto la Commissione per la Qualità Architettonica e Paesaggistica (CQAP) del Comune di Ravenna – si staglia prevalentemente contro il cielo e non contro gli alberi della pineta che raggiungono un’altezza ben inferiore”. Su questo, scrive l’Agenzia Prevenzione Ambiente Energia (ARPAE) dell’Emilia-Romagna, “verranno posizionate n. 6 antenne direzionali, n. 3 parabole direzionali e altri apparati. L’impianto presenterà i servizi LTE e UMTS”. Hanno espresso riserve sulla stazione radio base, la suddetta CQAP e il servizio Geologico del Comune di Ravenna, mentre ARPAE non ha espresso osservazioni sull’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici generati” afferma Ancisi.

“Decisivo è stato però il parere del Parco del Delta del Po, vincolante perché l’intervento ricade sul proprio territorio. 

  1. L’elemento fondamentale espresso da tale ente nel preavviso di diniego del nulla osta, consiste nel fatto che l’installazione del nuovo impianto ricade entro un’area compresa nelle “Zone di tutela della costa e dell’arenile”, in cui, dovendo essere favorita la ricostruzione e la fruizione degli elementi naturali, la normativa del Piano di Stazione “Pineta San Vitale e Piallasse di Ravenna”, dove il sito interessato è collocato, vieta “la collocazione di impianti puntuali per le telecomunicazioni”. 
  2. Le controdeduzioni presentate da Wind hanno obiettato che l’area in cui installare il nuovo impianto, compresa tra i suoi due altri impianti esistenti (RA042 e RA031), “è caratterizzato da un livello di copertura basso che non consente di offrire un servizio di buona qualità all’interno degli edifici di un contesto urbano denso”, oltre al fatto che “durante il periodo estivo, tale area costiera smaltisce una mole di dati talmente elevata da mettere in crisi la capacità di rete radio mobile di Wind 3”.
  3. Il Parco, confermando comunque il divieto imposto dalla normativa del Piano di Stazione, ha replicato che “la distanza di 400 metri dall’area di fuori parco non risulta alterare in maniera significativa la mappa di copertura e quindi non viene dimostrata l’impraticabilità di insediare l’antenna fuori parco”. Di qui, il diniego definitivo espresso il 23 dicembre che ha indotto il Comune di Ravenna, nella persona del dirigente dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) a dichiarare l’esito negativo della richiesta di autorizzazione” conclude Alvaro Ancisi.