Si sono svolti oggi, nella chiesa di Santa Maria in Boncellino a Bagnacavallo, i funerali di Claudio Rispoli, conosciuto da tutti come “Dj Mozart”, figura iconica della Riviera e protagonista assoluto di una stagione musicale che ha segnato un’epoca.
Nato ad Ancona nel 1958, Rispoli aveva una solida formazione classica: studiò pianoforte al Conservatorio Rossini di Pesaro, e proprio da quegli anni nacque il soprannome “Mozart”. «I miei si erano accorti subito della mia propensione per la musica — raccontò in un’intervista — così iniziai il conservatorio tra le elementari e le medie. Ma studiare non era semplice per me: ero un ragazzino molto vivace».
Un talento naturale, dunque, che presto trovò la sua vera dimensione nella musica da club.
Giovanissimo, ancora adolescente, iniziò a esibirsi come dj al Paradiso di Rimini, uno dei locali simbolo degli anni Settanta. Da lì passò al New Jimmy di Riccione, dove consolidò la sua presenza nella scena notturna della Riviera. Il momento di massimo splendore arrivò però alla Baia degli Angeli, luogo leggendario dove divenne dj resident e contribuì — insieme ad altri protagonisti dell’epoca — alla nascita del fenomeno Afro-Funky, un genere che avrebbe influenzato per decenni la cultura musicale italiana.
Negli ultimi anni le condizioni di salute di Rispoli si erano aggravate a causa di un carcinoma che aveva colpito fegato e polmoni. Nonostante la malattia, aveva continuato a essere punto di riferimento per musicisti, dj e appassionati che nella sua figura riconoscevano un pioniere e un innovatore.
Vissuto a lungo a Bagnacavallo, è qui che oggi la comunità, gli amici e chi lo ha amato artisticamente e umanamente gli hanno rivolto l’ultimo saluto.
Con la scomparsa di Dj Mozart se ne va un pezzo di storia della Riviera, un artista capace di unire cultura musicale ed energia creativa, lasciando un’eredità destinata a vivere ancora sulla pista da ballo.























































