“In merito alla proposta di conferire la cittadinanza onoraria alla dottoressa Francesca Albanese, condivido pienamente la posizione assunta dal PRI di Russi che, come segretario regionale, ho contribuito a definire e sostenere nel rispetto dei principi di equilibrio e rappresentatività che devono guidare ogni scelta istituzionale.
Al tempo stesso, esprimo apprezzamento per la sensibilità politica della sindaco Valentina Palli, che ha opportunamente scelto di ritirare la proposta dall’ordine del giorno. È un gesto che dimostra attenzione al dibattito pubblico e rispetto per la pluralità delle opinioni, senza mettere in discussione la profonda sensibilità umana e civile che il Comune di Russi ha dimostrato nei confronti della tragedia che sta colpendo il popolo palestinese, a seguito della reazione israeliana al barbaro attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.
Proprio perché le cittadinanze onorarie devono unire e, soprattutto, restare come traccia indelebile del sentire di un’intera comunità al di là di una singola contingenza temporale, ritengo opportuno che alla saggia decisione di ritirare la proposta dall’ordine del giorno segua la decisione altrettanto saggia di non riproporla più.
Tuttavia, se si volesse comunque proseguire nella scelta di esprimere un riconoscimento legandolo alla tragedia umanitaria di Gaza, sarebbe auspicabile individuare una figura indiscutibilmente non di parte, capace di rappresentare un valore condiviso e di incarnare autenticamente lo spirito di pace e solidarietà che dovrebbe sempre accompagnare un atto simbolico come la concessione della cittadinanza onoraria.
In questo senso, una figura come Liliana Segre, testimone luminosa di libertà e di umanità, che tanto ha dato alla memoria civile e democratica del nostro Paese, avrebbe certamente tutti i titoli per un riconoscimento di tale valore, richiamando in questo spirito l’esempio della cittadinanza onoraria che la città di Ravenna conferì al professor Cesare Moisè Finzi.
E, qualora si volesse invece legare la scelta alla tragedia in corso in Medio Oriente, da laico mi verrebbe da dire che si potrebbe considerare una figura come il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, in prima linea nell’aiuto concreto e imparziale alle popolazioni civili di Gaza.
Una proposta che troverebbe certamente il consenso del PRI, a partire da quello di Russi, perché espressione di un comune sentire umanitario, capace di unire e di parlare a tutti, al di là delle differenze politiche, ideologiche o religiose.
Una simile eventuale cittadinanza onoraria sarebbe un gesto alto, non divisivo, capace di trasmettere il messaggio di una comunità che sceglie di stare dalla parte di chi, ogni giorno, costruisce la pace con dignità, coraggio e silenziosa dedizione.”
Eugenio Fusignani
Segretario regionale PRI Emilia-Romagna

























































